Anche alla fine del 2021 il Milan era secondo in campionato e alla fine avrebbe vinto rimontando l’Inter allora in testa. Solo che a dicembre di un anno fa era finito il girone d’andata e i punti di svantaggio erano solo 4. C’è però un fattore statistico che può far sperare la squadra di Pioli: dalla 16a alla 19a recuperò 4 punti al Napoli. Dunque se la situazione si ripetesse al giro di boa i punti da recuperare resterebbero 4. Ma le situazioni sono diverse: quei 4 turni si giocarono a dicembre con il Napoli falcidiato dagli infortuni e oggi questo tipo di situazione fa pendere la bilancia più a favore della squadra di Spalletti.
Fino al 2 aprile Il giorno dello scontro diretto al Maradona, toccherà ai rossoneri rosicchiare quanti più punti alla capolista, per potersela giocare e
battere il Napoli come avvenne lo scorso 6 marzo sempre a Fuorigrotta, un passaggio chiave nella corsa scudetto milanista.
I fattori però cambiano e oggi gli azzurri viaggiano a medie stratosferiche: la chiave è a gennaio. Il Milan deve ritrovare in fretta i propri equilibri, recuperando le forze migliori e dosandole tra A e coppe (l’11 c’è il Toro in Coppa Italia, il 18 derby di Supercoppa a Riad, una gara in più del Napoli che il 17 affronterà la Cremonese in Coppa). Sperando in un rallentamento della capolista con Inter, Juve e Roma.
Vediamo quali possono essere gli uomini, le situazioni tattiche, i reparti e le questioni che possono fare la differenza, in questo sprint ad handicap per il Milan e le altre inseguitrici.
Ci piace pensare che una delle varianti più affascinanti è nel rendimento di due giovani che fanno sognare. Kvaratskhelia e De Ketelaere: 2001, odissea nello spazio. Fonte: Gazzetta