Sfida Milan/Napoli al vertice – “Con Osimhen attacco da urlo pure in chiave Champions”
Victor Osimhen oggi è il centravanti che in parecchi club europei invidiano al Napoli. Il nigeriano finalmente in autunno ha potuto prima giocare e poi allenarsi con continuità, cosa che causa due brutti infortuni non gli era capitato nelle precedenti annate in Italia. Invece il prossimo 4 gennaio si presenterà da capocannoniere contro l’Inter a San Siro, lì dove nel novembre 2021 si infransero i suoi sogni ma soprattutto le sue ossa facciali. La capolista però ha dimostrato in questa stagione di avere un attacco dalle soluzioni invidiabili e capace di segnare a raffica. Perché oltre al nigeriano, sia Raspadori sia Simeone hanno dimostrato di saperlo sostituire al centro dell’attacco senza lasciare rimpianti. E buoni bottini di gol sono arrivati dagli esterni offensivi così come da tutti i centrocampisti e anche dai difensori. Perché la fase offensiva architettata da Spalletti è varia e anche avvolgente, capace di avviluppare e stritolare le difese avversarie con tante mosse. Non è un caso infatti che il Napoli vanti ben 13 diversi giocatori mandati in rete. Più di tutti in questa Serie A.
In mezzo al Milan scorre un fiume di energia, ed è quello che servirà per andare più forte e tentare la rimonta scudetto: la coppia Tonali-Bennacer è affiatata e, soprattutto, riposata.
Nessuno dei due ha giocato il Mondiale e questo, in termini atletici, è senz’altro un bene per il Milan: non a caso, entrambi hanno già offerto buone indicazioni a Pioli nelle amichevoli di lusso contro Arsenal e Liverpool negli Emirati. Sotto l’aspetto mentale, poi, la fame di rivincita potrà aumentare i giri del motore: l’esempio dello stesso Tonali, cresciuto in maniera esponenziale dopo aver guardato da casa l’Europeo vinto dall’Italia di Mancini, è lì a ricordarlo. A completare il quadro, il rinnovo di Bennacer ormai nell’aria: la coppia è destinata a durare a lungo. Attorno a loro crescono le alternative. Krunic è un jolly che Pioli sfrutta praticamente in ogni posizione con ottimi risultati, Pobega sembra sempre più inserito nel contesto di una big e Vranckx ha strappato l’ultimo applauso di San Siro prima della sosta, con quel cross che ha fruttato il 2-1 sulla Fiorentina. Il giovane belga reclama spazio nelle rotazioni: energia rinnovabile da scudetto.
Fonte: Gazzetta