Dai club amici alle scritture private, cosa rischia la Juve? Ipotesi retrocessione solo in un caso
Il 20 gennaio alle 12:30 ci sarà l'udienza per l'indagine prisma
L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport riporta un estratto sull’inchiesta Prisma che coinvolge la Juve e altri 8 club:
La giustizia sportiva s’è messa a correre.
L’appuntamento è stato fissato per il 20 gennaio alle 12.30 e “l’attenzione si sposta sulla scelta della procura. Quali richieste sanzionatorie formulerà il capo della procura Giuseppe Chiné? Replicherà ciò che chiese nei primi processi, cioè multe e inibizioni per i dirigenti? O alzerà l’asticella sostenendo che le plusvalenze “artefatte”, parole usate dai pm di Torino, sono state decisive per l’iscrizione al campionato tirando in ballo la possibilità di penalizzazione e addirittura di retrocessione?”
Sarà soltanto la prima tappa di un percorso che prevede altri passaggi cruciali.
La procura federale ha infatti aperto un altro filone di indagine. Quello sulle cosiddette partnership della Juve evidenziate dalle carte di Torino. Le società che avrebbero costruito insieme con il club bianconero una sorta di “opacità” del sistema. Su questo fronte però l’istruttoria potrebbe essere ancora lunga e comunque l’eventuale processo dovrebbe partire dal primo grado. Infine, ma qui i tempi potrebbero allungarsi fino a primavera inoltrata, c’è il fascicolo sulle due “manovre stipendi”.
Fino a mercoledì si pensava che proprio questo argomento fosse il focus dell’intervento della procura sportiva visto lo scetticismo che circondava la possibilità di riaprire il capitolo plusvalenze. In particolare la presenza nelle carte dell’indagine “Prisma” di “scritture private non depositate”, quindi pattuizioni fuori dai canali consentiti, può portare a utilizzare quella parte dell’articolo 31 del Codice di Giustizia Sportiva che prevede una multa pari a tre volte la cifra corrisposta in modo non regolare e/o uno o più punti di penalizzazione per i club coinvolti”.
Fonte: GDS