CR7 “vestito d’oro” dall’Arabia per diventare testimonial per i Mondiali 2030

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In campo fino ai 40 anni, ambasciatore fino ai 45. Questo il futuro disegnato per Cristiano Ronaldo in Arabia Saudita. Il portoghese sta per dire sì, la firma su un contratto faraonico è attesa entro la fine dell’anno. Dell’interesse dell’Al Nassr, squadra di Riad guidata dall’ex romanista Rudi Garcia e al momento in testa al campionato (assieme all’Al Shabab di Riad guidato dallo spagnolo Vicente Moreno), si sapeva da tempo. Così come del mezzo miliardo di euro promesso a CR7 per due anni mezzo di calcio, da gennaio 2023 a giugno 2025, quando il portoghese avrà compiuto appunto 40 anni. I 200 milioni di euro a stagione di cui si parla da tempo comprenderebbero ingaggio e introiti pubblicitari, e qui sta la chiave della seconda parte dell’accordo.

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L’Arabia Saudita spera di ottenere l’organizzazione del Mondiale 2030 (con Grecia ed Egitto) e vorrebbe fare di Cristiano Ronaldo il suo uomo immagine, l’ambasciatore del torneo, un po’ come il Qatar ha fatto con David Beckham in questi anni. Per questo il contratto che è stato offerto al portoghese arriva fino al 2030 e si parla di una cifra complessiva vicina al miliardo. Mezzo per giocare, un altro mezzo per fare lobbying e prestare la propria immagine alla candidatura araba. GdS

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