Jack: “L’entusiasmo non svanisce. Penso di poter ricoprire anche un ruolo da mezzala”

Raspadori parla di poca intensità, ma al tempo stesso anche aspetti positivi

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In fin dei conti, c’è stata una giornata peggiore: perché adesso ch’è finita (1-4) con il Lille , quel 6 settembre e quell’1-5 con il Benevento diventa una zattera sulla quale adagiarsi, pensando che forse all’epoca si potevano allungare ombre pericolose sul futuro. E invece, rileggendo questo quadrimestre, fu un inganno quel pomeriggio, con una squadra in costruzione, e solo la Befana riuscirà a spiegare se pure stavolta, in una partita subdola, si nasconda un trucchetto. «Ci dispiace, eccome». Le facce raccontano l’anima e quando Jack Raspadori si presenta, dentro c’è quel filo di amarezza che può accompagnare una sconfitta così imponente nei numeri e però da prendere con le cautele del caso: 1-4 contro il Lille che, riportando indietro le lancette dell’orologio, può costituire semplicemente un indizio – un altro – da sommare al 2-3 con il Villarreal. «Perché noi anche queste gare qui le vorremmo vincere, per regalare soddisfazioni alla gente che è venuta allo stadio. Ma è andata così». Verrà il 4 gennaio, ci saranno le gare da affrontare sentendole per intero e quindi la possibilità che una serata storta resti semplicemente un dettaglio, non un peso da che le spalle di Raspadori lasciano lateralmente. «C’è solo da lavorare e continuare a fare ciò che abbiamo dimostrato di saper fare. Sicuramente ci sono stati errori tecnici e magari anche tempi non rispettati nel pressing. Ci è mancata la ferocia ma, sembrerà strano, si è visto anche qualche giocata giusta». Non si sentono campanellini che annunciano un allarme esagerato e negli spogliatoi è arrivato l’applauso e il coro delle curve, che ha incassato l’1-4 con quel giudizio che a Raspadori è stato utile: «L’entusiasmo non svanirà per questo ko , ma è chiaro che dobbiamo migliorare. E poi queste gare sono opportunità per sperimentare». Un’ora e mezza, o quel che tocca a ognuno, per calarsi in qualcosa di nuovo, in un calcio che riporti al 12 novembre e semmai lo ritocchi o lo modifichi o lo innovi, come un Raspadori mezzala, tipo Griezmann, che all’idea non si sottrae: «Io penso di poter ricoprire quel ruolo». 

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Fonte: CdS

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