Tommy Mandato, avvocato e procuratore sportivo, è intervenuto nel corso del convegno “Plusvalenze Football Club”, tenutosi al Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli.
Di seguito quanto ripreso da Il Napoli Online:
“Vorrei concludere esternando quello che è il mio stato d’animo. È un periodo in cui in me c’è una crisi di rigetto: faccio sempre una distinzione tra pallone e calcio, il pallone per me è sempre stato il mio oggetto preferito, il mio amico del cuore come per tanti di noi, quella semplice passione per quella palla che rotola.
Abbracciarsi, fare gol, il pallone è passione. Poi da quarant’anni ho smesso di giocare a pallone e ho iniziato a lavorare nel calcio con grande voglia, vivendo però parecchie cose che non mi piacevano e non quadravano.
Ho sofferto moltissimo in quest’ultimo mese perchè abbiamo dovuto sospendere l’avventura, almeno parziale, della nostra squadra del cuore e siamo stati costretti a sorbirci il Mondiale che nessuno voleva per tanti motivi. Poi la finale ha esaltato il tutto. Quando sento parlare di soluzioni ho fiducia per il futuro del calcio, ma il problema è capire chi deve trovare queste soluzioni. Sicuramente non le federazioni”.
Dall’inviato Simone Di Maro