Alessandro Formisano, Head of Operations, Sales & Marketing della SSCNapoli, è intervenuto tramite un collegamento online durante l’insegnamento di Comunicazione, Marketing e Pubblicità del corso di Laurea Magistrale in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Tanti i temi affrontati con la platea di studenti, dal Marketing alla Comunicazione sportiva passando per le sponsorizzazioni del Napoli con Lete e Amazon fino ad arrivare al brand e all’immagine del calcio Napoli nel mondo.
Di seguito le dichiarazioni di Alessandro Formisano raccolte dalla redazione de Il Napoli Online:
Cosa lega uno sponsor per così tanto tempo ad una società sportiva?
“Lo sport è un fenomeno aggregativo e come il calcio è trasversale. Investe l’aspetto sociale, culturale ed economico.
Lo sport ha la capacità di muovere leve più di ogni altro settore.
Acqua Lete è un’azienda molto longeva nello sport, non solo per quanto riguarda la collaborazione con il Napoli.
Anche sponsor come Garofalo e Kimbo hanno collaborato con il Napoli per tanti anni”.
Il confine tra sponsor e partnership è labile, uno degli esempi è Amazon-SSCNapoli. In questo caso com’è il percorso?
“Nel mondo dello sport la gestione dei diritti di marketing è una questione che richiede una visione sofisticata. Quando Napoli ospitò l’America’s Cup, gli organizzatori non avevano nemmeno idea di quali diritti avessero acquisito. Oggi molte società sportive non sanno cosa vuol dire difendere i propri diritti.
Il Napoli dei 2 scudetti di 35 anni fa dello stadio San Paolo non si occupava di pubblicità, la percezione del diritto era totalmente differente. Il Calcio Napoli quando fu acquistato da ADL nel 2004 ha giovato della visione di un’imprenditore che ha raggiunto traguardi molto elevati nel settore cinematografico.
Un film o una serie tv oggi sono frutto dell’ingegno e sono opere mediatiche. Io che ho iniziato nel 2006 nel Napoli, ho trovato un’unità di intenti unica. Il Calcio Napoli oggi esprime la più alta forma di “sfruttamento” dei diritti”.
Su Amazon-Napoli
“Il caso di Amazon richiede uno studio accurato. C’è un mix di logica e razionalità. Amazon diventa per il Napoli un negozio.
La partnership che vede Amazon e Napoli, nasce da una capacità di dialogare tra cervello e sentimenti, dato che il vice-presidente di Amazon è un grande tifoso del Napoli”.
Quali sono le strategie del Napoli per migliorare il proprio brand nel mondo ? Se pensiamo a club che hanno una grande storia alle spalle come il Manchester United che ha sottoscritto un accordo con Adidas da quasi 100 milioni l’anno il divario è ampio. Come si potrebbe colmare?
“Il confronto tra il Napoli e gli altri top club è solo parzialmente colmabile, il bacino d’utenza fa la differenza.
La storia di questi top club fa la differenza, il Manchester United, il Milan e altri club di livello mondiale hanno disputato tornei in Indonesia, Australia e Usa e hanno acquisito bacini d’utenza enormi.
Il divario non è colmabile, il nostro obiettivo è adottare una politica di “passo dopo passo” per portare il club ad un consolidamento.
“Il Mattino” ha pubblicato un articolo sul target dello stadio Maradona. La quantità di bambini presenti rispetto agli anni precedenti è cresciuta ed è un segnale positivo.
Se guardiamo ai risultati sportivi e ad un club come il Manchester United, notiamo come sia crollato negli ultimi anni.
La vera “mission” è creare valore a prescindere dai risultati delle partite”.
Perché si ama il Napoli nonostante non sia ancora arrivata una vittoria importante?
“Quando si chiede per quale squadra di calcio tifi? La risposta è Inter, Milan e Juve perchè vincono. Quando si risponde Napoli invece si dice: “Tifo Napoli perchè è la squadra del mio territorio”.
Il Napoli rappresenta lo spirito di rivalsa della città.
L’aspetto sociologico è molto importante in una città come Napoli”.
A cura di Simone Di Maro.
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