Osi il leone. Il centravanti che più passa il tempo, più si specializza in un giochetto di prestigio: trasformare in gol, i palloni che sembrano persi. E’ accaduto più volte in campionato e in Champions e poi anche in Turchia, in occasione dell’amichevole con il Crystal Palace: la rete dell’1-1, con quella danza al centro dell’area sotto la pioggia e in mezzo alla nebbia dei difensori inglesi, è il simbolo dello spirito di Victor. «Ora sono al massimo della forma, ho raggiunto tantissimi traguardi personali e ho nuovi obiettivi», racconta ai microfoni di OmaSportsTv. «Il premio di miglior giovane del 2022 è stato un grande riconoscimento, se consideriamo che ho subito infortuni seri con i quali ho rischiato la vita». Il primo alla spalla, a novembre 2020, e il secondo al volto – tremendo – con l’Inter a San Siro a novembre 2021: uno scontro aereo testa a testa con Skriniar che avrebbe potuto sortire conseguenze ancora peggiori della ventina di fratture scomposte nella zona orbitale sinistra. «Già ma sono tornato meglio di prima: ecco perché quando mi sveglio la mattina dico grazie a Dio per tutto quanto. Ce l’ho fatta nonostante quello che alcuni dicevano di me: io ci sono riuscito e loro stanno a zero. Ho vinto anche contro chi non credeva in me».
Fonte: CdS