Giorgio Perinetti, ex ds azzurro e dirigente sportivo, è intervenuto a Radio Marte: «Il ritiro in Tunisia con Scoglio nel 2002? Lo ricordo, ero appena tornato al Napoli con il presidente Naldi. Non andai a Tunisi, ma è chiaro che quello non fu un ritiro positivo. Quel Napoli purtroppo viveva un momento delicato e l’anno dopo ci fu il fallimento, nonostante le premesse e il tentativo di rilancio che fece Naldi. Non ci furono coperture per gli investimenti avviati. Questo ritiro ad Antalya dell’attuale club azzurro è invece molto opportuno, sfrutta la sosta dei Mondiali e Spalletti, che ha dalla sua l’esperienza delle pause in Russia, certamente lavorerà sia sul piano atletico che mentale. Il post Mondiale è una incognita per tutti ma nel caso del Napoli i punti di vantaggio sono rassicuranti, ma lo sono ancora di più le prestazioni degli azzurri, la qualità dell’organico e la varietà di gioco e il numero di marcatori espressi sino a novembre. È chiaro che il Napoli deve riannodare i fili del discorso ma pensate alle altre squadre che – rispetto agli azzurri – non hanno ancora trovato la quadra. Il caso Juve? Aspettiamo le evoluzioni giudiziarie. Dal punto di vista calcistico il club ha la struttura e i calciatori l’esperienza per estraniarsi da questa situazione. Non credo che peserà, dunque, sui risultati o sulle prestazioni della squadra»
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Fonte: Radio Marte