Gallo: “La battaglia è anche politica in Europa, Gravina sembra un ospite”

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A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Massimiliano Gallo, direttore de Il Napolista: “È chiaro che c’è una battaglia anche politica a livello di UEFA sia per la SuperLega sia perché, se non ricordo male, gli spagnoli hanno avuto delle sanzioni perché usufruivano di un sistema fiscale vantaggioso. Ciò che mi ha sorpreso in negativo sono le dichiarazioni di Gravina di oggi, sembra sempre un ospite d’onore, di fatti sembra come se una giustizia sportiva nel calcio italiano non esistesse. Di fatto, in Italia, la giustizia sportiva va al vento e va al traino dell’opinione pubblica, questo fa sì che sia senza regole il calcio italiano. Andrea Agnelli adesso è uscito allo scoperto, si andrà al processo ed il calcio italiano si risveglia, ma di fatto è senza regole. Scudetti dopati? Sì, dal punto di vista amministrativo, ma non sono state stabilite delle regole. La questione Juventus è stata semplicemente risolta con il CDA dimesso, non so se ci saranno penalizzazioni. Nella questione plusvalenze c’è anche il Napoli, ma in linea generale, De Laurentiis è sempre ligio alle regole, mentre la tifoseria avrebbe preferito uno che avesse le mani più in pasta, quante volte è stato accusato di non essere seduto nel palazzo? L’unica battaglia che stanno facendo i presidenti di Serie A è quello di non pagare le tasse e l’ammenda per le tasse non pagate. Vuoto di potere colmabile con un’autorevole governance? Perché non può farlo il Napoli? Mi sembra una grande potenza anche Europea, nonché leader in Italia. Tutte queste proprietà statunitense non si sbattono per una governance statunitense, mi sembra strano. In questi giorni stiamo assistendo a degli elogi ad Agnelli come il Milan di Berlusconi, ha sicuramente vinto tanto, ma ci sono altrettante ombre. Cambio radicale di John Elkann? Secondo me non bisogna trascurare il filone di potere all’interno della Juventus, Elkann aspettava questo momento da anni, così come ha fatto con la Ferrari. In qualche modo, la Juventus così si libera perché ha cambiato il CDA e viene amministrato diversamente e adotterà una linea differente cominciando una nuova strada. Lui ha vinto la battaglia con il cugino Andrea, adesso si cambia pagina”.

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