A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale parlando del Mondiale e del tema “centravanti” nel calcio.
Ecco le sue dichiarazioni:
“Ricordo una trilogia di Calvino straordinaria in cui mette a nudo tanti luoghi comuni della società. Nel calcio contemporaneo esiste un ruolo che è diventato una specie di ‘Cavaliere dimezzato’, quello del centravanti. Siamo arrivati al punto che Ibrahimovic, centravanti che ha vinto lo scudetto ovunque, arrivò al Barcellona e fece bene, nonostante Pep Guardiola lo fece fuori e non giocò più.
Pep Guardiola, per anni, ha teorizzato che il centravanti è lo spazio. Ha giocato perfino con Fabregas come falso nueve e la Nazionale spagnola di Luis Enrique calca quelle orme, in avanti ha tre uomini di movimento, ma nessun centravanti. Uguale è la Germania.
L’unico centravanti vero della Spagna è Alvaro Morata ed entra in campo, la Germania fa entrare, invece, Fulikrug. Lo stesso Guardiola ha dovuto negare sé stesso ammettendo di avere Haaland, non più lo spazio come centravanti, tramutando ogni palla in 2 gol. Questo Mondiale sta facendo riscoprire la centralità del centravanti, che in Italia è un desaparecido, togliendo Immobile che in Nazionale non si è mai affermato.
Il Napoli che domina tutto e tutti, di centravanti ne ha ben tre al punto che il non titolare del Napoli è quello titolare dell’Italia, Giacomo Raspadori. Il ruolo del centravanti merita di tornare centrale nell’organizzazione di ogni squadra, senza un finalizzatore che abbia il senso dell’aria di rigore ed i movimenti, nonché finalizzi il gioco della squadra, nel calcio è sempre esistito e sempre esisterà. Da questo Mondiale possiamo dire ‘Bentornato centravanti'”.