ESCLUSIVA – V. Pavesi (giorn. Telenova): “Il Napoli? Esempio su come costruire una squadra forte. Su Giuntoli alla Juventus, ecco la verità”
Il giornalista di Telenova e tifoso della Juventus ai nostri microfoni
Il campionato di serie A è fermo, per i Mondiali in Qatar e le squadre si riposano in attesa di poter tornare in campo. Si cominciano a tracciare i primi bilanci, in attesa del 2023, dove certamente la lotta scudetto e non solo sarà davvero avvincente. Ilnapolionline.com ha intervistato il giornalista di Telenova Valerio Pavesi.
Un primo bilancio per la tua esperienza a Telenova. “Sono molto contento di questa mia esperienza. Era un progetto che mi affascinava sin dal primo momento, perché ho la possibilità di vedere e commentare la Juventus. Per questo e non solo sono felice di questi primi mesi a Telenova. Ho instaurato un ottimo rapporto con un giornalista tifoso del Napoli Simone Savoia. Lui quando gioca la squadra azzurra è “scatenato”, ma è molto obiettivo ed è per questo che vado molto d’accordo con lui. Un altro aspetto che mi piace della mia esperienza è che si parla di calcio senza urlare, caratteristica che mi ha spinto ad accettare il progetto”.
Ci sono dei rumors di un possibile approdo alla Juventus del d.s. del Napoli Giuntoli. Me lo confermi oppure sono solo voci? “Nei mesi scorsi si era parlato di Carnevali del Sassuolo ed ora del d.s. del Napoli Giuntoli. Sulla squadra azzurra vorrei fare i complimenti per la campagna acquisti fatta. Sono arrivati giocatori giovani e con la voglia di fare bene, perciò meritano ampiamente il primo posto in classifica. Tornando in casa bianconera ti dico che è stata posticipata al 27 Dicembre la riunione per approvare il bilancio. Io penso che si dovrebbe puntare al rinnovamento dirigenziale. A cominciare ad Andrea Agnelli, dove lo si ringrazia per il lavoro svolto in questi anni e gli scudetto vinti, ma penso che sia il tempo di cambiare. Stesso discorso vale per Pavel Nedved, per le vicende anche extra campo. Vediamo se la voce su Giuntoli possa essere concreta, ma ad oggi non c’è nulla di ufficiale da dire”.
La Juventus ha il merito di aver puntato sulla squadra Under 23 in serie C, ora si chiama Next Gen. Secondo te avere una seconda squadra può essere un punto d’inizio? “Io credo che avere una seconda squadra con i giovani sui quali puntare, può essere sicuramente una buona base di partenza importante. E’ certamente positivo tutto ciò, anche perché così si vedono all’opera i calciatori per poi valutare se possono far parte della prima squadra. La Juventus lo sta facendo con Miretti, Fagioli, Illing Junior e non solo, visto il loro rendimento, la società ha fatto bene a puntarci. Bisognerebbe in Italia avere più coraggio sui giovani, ma questo come spesso si dice è questione di mentalità che da noi purtroppo manca”.
In queste settimane si dice che la pausa potrebbe essere più uno svantaggio per il Napoli, rispetto alle concorrenti. Tu cosa ne pensi in merito? “Sulle squadre di Spalletti si dice spesso che calano alla distanza, ma in questo caso, facendo una preparazione, potrebbe anche trarne vantaggio. Il Napoli ad oggi è una compagine che gioca un ottimo calcio, è forte ed è motivata. Sulla Juventus il rischio è che possa partire non bene, vista la lunga sosta. Ovviamente da tifoso, mi auguro che si possa ripartire sulla scia delle sei vittorie di fila e le zero reti incassate. Oggi come oggi non si possono fare pronostici certi, ma gli azzurri possono davvero far bene anche dopo la sosta per i mondiali, mentre noi invece dovremo stare in scia per non perdere contatto”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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