Le pagelle degli azzurri in Austria, nessun “napoletano” sufficiente
Ieri sera a Vienna l’Italia perde per 2-0 contro l’Austria e per il c.t. Mancini non ci sono segnali incoraggianti. Per i padroni di casa vanno a segno: Shlager e su punizione Alaba, non bene nella circostanza Donnarumma. Il portiere del Psg salva su Posh ad inizio ripresa. Per gli azzurri, gli unici tiri verso lo specchio della porta sono di Politano e Raspadori, poi davvero poco o nulla da segnalare. Il peggiore dell’Italia è Verratti, mai in palla a centrocampo.
Ct Mancini 5 Giorno triste, partita triste, sconfitta triste. Anno triste. L’unica consolazione: a Vienna è finito il 2022 azzurro. Questi 90’ sono un passo indietro che, dopo Tirana, nessuno si aspettava.
Donnarumma 5,5 – Fa 50 in Nazionale, ma c’è poco da festeggiare. Il 2-0 con la punizione di Alaba da 25 metri arriva per un suo errore: è sulla traiettoria della palla, ma la sfiora appena. Poi però ci sono tre interventi decisivi per evitare il 3-0.
Gatti 5 – Va in difficoltà quando Arnautovic lo punta. Un tempo di sola sofferenza.
Scalvini (1’ st) 5,5 – In difesa sono complicati i primi minuti della ripresa, poi l’Austria diventa meno arrembante e l’atalantino respira un po’.
Bonucci 5,5 – Gli austriaci arrivano da tutte le parti, difendersi è un’impresa nel primo tempo e all’inizio del secondo. Provvidenziale la sua deviazione su tiro in piena area di Seiwald.
Acerbi 5 – Regala una palla-gol ad Adamu che la manda, per fortuna dell’interista, a sbattere sul palo. Ma anche tutto il resto è poca cosa.
Di Lorenzo 5 – Spinta lenta e incerta e tanta difficoltà nella fase difensiva. Si fa male a una mano e viene sostituito all’intervallo.
Zaniolo (1’ st) 5,5 – Lo spirito è giusto, il piede no. Parte a destra e poi, quando esce Raspadori, passa al centro dell’attacco e infine va a sinistra.
Barella 5 – Zero assoluto in costruzione, ma fa anche di peggio, come quando si fa portare via la palla da Seiwald che va vicino al 2-0. Quando nel secondo tempo l’Italia ha un po’ più di possesso, sbaglia la misura dei lanci.
Miretti (45’ st) sv – Un altro esordiente per Mancini. Pochi minuti però sufficienti per salvare un a situazione pericolosa in area azzurra.
Verratti 4,5 – Per 45’ se lo mangiano in mezzo al campo, la sua tecnica viene sopraffatta dall’energia di Schlager. Che gli strappa il pallone e lo trasforma nel primo gol austriaco. Non solo, è suo il fallo su Adamu per la punizione del 2-0 di Alaba. Di sicuro una delle sue peggiori partite in Nazionale, anche se nel secondo tempo si fa vedere un po’ di più.
Dimarco 5 Come Di Lorenzo, non riesce ad attaccare né a sostenere Grifo. E’ un po’ meno vago nella ripresa, però il sinistro non è preciso come a Tirana.
Politano 5,5 – Solo per la sua ostinazione l’Italia conclude almeno una volta pericolosamente in porta nei primi 45’.
Pessina (1’ st) 6 – Porta equilibrio in un centrocampo stritolato per un tempo dalla feroce pressione austriaca. Copre il settore e, quando può, aiuta Verratti nella costruzione.
Raspadori 5 – Non si vede mai, non riesce a collaborare col centrocampo, non trova i tempi d’uscita. Mancini lo richiama di continuo ma invano e lo sostituisce un attimo dopo la sua prima pericolosa conclusione in porta.
Gnonto (26’ st) 5,5 – Ha solo 20’ a disposizione, però non entra nemmeno in partita.
Grifo 5 – Protagonista in Albania, stavolta è, come tutta la sua squadra, fuori partita. Non pressa mai, proprio come i suoi compagni di reparto.
Chiesa (1’ st) 6 – Gli pizzicano le gambe dalla voglia che ha di giocare, ma non può essere la serata giusta nemmeno per lui: manca tutta la squadra, manca il gioco, manca il sostegno. Comunque ci prova e ci va pure vicino quando parte da destra. Vanno premiati l’insistenza e la giusta tensione.
Fonte. CdS