L’ex bomber Shota Arveladze: «Khvicha è già un fenomeno e batterà tutti i miei record»

ARVELADZE BOMBER DEL PASSATO È STATO CON IL FANTASISTA AL MARADONA: «IL PADRE ERA FORTE LUI LO È DI PIÙ»

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In Georgia è come se ci fosse stata una sorta di svolta storica: prima di Kvaratskhelia e dopo Kvaratskhelia. Prima di Kvara, infatti, il più grande idolo del calcio locale si chiamava Shota Arveladze, che oltre a vincere trofei con Ajax e Rangers è stato il migliore marcatore della storia della nazionale georgiana con 26 reti tra il 1997 e il 2007. La scorsa settimana Arveladze è stato a Napoli per incontrare Kvara.

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Che impressione?
«Conosco bene suo padre in quanto abbiamo giocato insieme. Da quando era bambino è cresciuto tanto e bene, al punto tale da essere diventato un grande calciatore».
Cosa le piace di lui?
«Credo che la sua qualità migliore sia la completezza. Per l’età che ha, avere così tante qualità mi sorprende. Non è bravo solo a fare gol, ma aiuta tanto i compagni e sa leggere bene il gioco».
Lo vede bene in questo Napoli?
«Il Napoli sta andando alla grande. È primo in serie A, potrebbe giocarsela con le big europee in Champions. Ha tanta qualità hanno, è una squadra alla quale piace avere sempre il controllo della palla».
Sabato era allo stadio con Kvara per Napoli-Udinese.
«Sì, sfortunatamente lui non ha giocato, ma comunque abbiamo visto una grande partita. Certo, sul 3-0 hanno avuto un momento di calo, ma nulla di preoccupante: è normale visto che alcuni giocatori andranno al Mondiale e altri probabilmente avevano la testa già alle vacanze. Ma quando vedi il Napoli giocare ti rendi subito conto della sua qualità nel possesso palla. Non ero mai stato al Maradona, nemmeno quando giocava Diego, ed è stata una grande emozione vivere una partita in questo stadio straordinario».
Cosa vi siete detti come Kvara?
«È stato molto carino con i ragazzi della mia fondazione: erano 12 studenti, dalla medicina all’ingegneria, e lui rappresenta il prototipo di uomo che ha ottenuto risultati grazie al duro lavoro. Per i miei ragazzi è stato molto importante come incontro».
Ha paura che possa superare il suo record di gol con la maglia della Georgia?
«Nessuna paura, anzi glielo auguro. Il tempo trascorre per tutti e noi siamo il passato. Ora siamo solo felici per lui e speriamo che possa portare la Georgia in alto. Il grande sogno è arrivare alla fase finale di Europei e Mondiali. Con Kvara ce la possiamo fare».
Lei ha giocato con suo padre Badri: trova qualche somiglianza tra il suo modo di giocare e quello di Kvara?
«Hanno gli stessi piedi. Sono decisamente due giocatori molto tecnici ma questo ragazzo è diverso».
Ovvero?
«È troppo bravo. Questo è proprio quello che ci piace: quando il figlio è migliore del padre. Se tutti i figli fossero migliori dei padri, il paese sarebbe migliore».

Fonte: Il Mattino

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