Gli infortuni l’hanno massacrato, ha più viti che punti in classifica, si è dovuto arrendere ripetutamente – tra Covid e accidenti vari – però nel triennio ha saputo costruire un feeling con il gol egualmente: nella sua prima stagione, nonostante i guai, arrivò a dieci; nella seconda, e le disavventure non gli mancarono, ne fece diciotto: ha quasi eguagliato il primo Osimhen, viaggia per cancellare il secondo; e il terzo, con questa sua andatura irresistibile, viaggia ritmi vertiginosi, quelli che in Europa si possono permettere solo Halland, Lewandowski, Neymar e Mbappè, niente male come amicizie. Fonte: CdS