A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Empoli
Approfondimento su Napoli-Empoli
Il Napoli chiuderà la prima parte di questa straordinaria stagione sabato pomeriggio alle ore 15:00 in casa contro l’Udinese.
Il Napoli continua la sua marcia trionfale col decimo successo consecutivo in campionato, il dodicesimo su quattordici, nell’anticipo infrasettimanale allo stadio “Diego Armando Maradona” contro un buon Empoli. I ragazzi di Spalletti la vincono nel finale grazie a un calcio di rigore realizzato da Lozano e a una conclusione in area di Zielinski.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- La fotografia: il Napoli non è affatto partito bene nel primo tempo, tenendo dei ritmi decisamente bassi e un gioco troppo compassato che ha favorito i raddoppi di marcatura dei toscani. Una prima frazione che ha portato i più maliziosi a pensare di una squadra distratta dai sorteggi della Champions, ma che invece a mio avviso è frutto di uno stress psicofisico senza precedenti con gare disputate ogni tre giorni da metà agosto. E la sintesi dei primi quarantacinque minuti è tutta racchiusa in un profondo e lungo sbadiglio di Lozano, immortalato suo malgrado in panchina dalle telecamere di Dazn al 31° del primo tempo. Nessuno avrebbe potuto raccontarli meglio…
- La posizione: dopo un paio di partite consecutive in cui Spalletti gli aveva concesso davvero poco, ieri Raspadori è stato schierato titolare sull’out di sinistro. E la sua prestazione non è stata particolarmente brillante, come quella di tutto il gruppo, nonostante in quella posizione si sia consacrato in serie A con la maglia del Sassuolo. Molto meglio quando, nel finale di prima frazione, si è trovato più centrale e vicino alla porta sfiorando ben due volte la rete del vantaggio. Sono convinto che il mister stia lavorando sui movimenti giusti per farlo anche convivere con Osimhen e Kvaratskhelia e alla ripresa avremo un’arma in più per coronare quel sogno che per ora preferiamo non nominare.
- Il “Nino” messicano: attenzione non parleremo nè del “caschetto biondo” in jeans e maglietta, nè abbiamo intenzione di fare da traduttori in lingua sudamericana. In questo caso il riferimento va alla celebre canzone di De Gregori sul non aver paura di tirare un calcio di rigore (anche se per come li stiamo tirando maluccio un pò di batticuore non manca mai). Perchè Lozano, l’eroe di giornata, dopo il fallo fischiato dal signor Pairetto ha chiesto la palla ad Elmas e si è preso la responsabilità di trasformare un rigore pesantissimo che avrebbe potuto rievocare vecchi fantasmi. Non solo, perchè il Chucky dopo una prova opaca a Bergamo ha letteralmente cambiato la direzione del match con l’Empoli, guadagnandosi una nettissima espulsione e fornendo a Zielinski una splendida palla che è valso il 2-0 finale per il Napoli. La capacità di riuscire a rialzare la testa subito dopo una brutta partita è uno dei segreti della rosa partenopea in questa stagione.
- Il cambio di stagione: non era mai successo che il campionato italiano si fermasse per una pausa invernale di quasi due mesi e proprio per questo la ripresa genererà delle insidie. Fatta questa doverosa premessa, vorremmo ricordare che si tratta di una situazione anomala un pochino per tutti e non solo per il Napoli, dunque il” chissà cosa potrebbe succedere?” dovrebbe valere per tutte le squadre. L’errore dei “gufatori seriali” è paragonare questa sosta con quella non programmata e legata alla pandemia nel 2020, ma soprattutto nell’abbinare questo profondissimo Napoli a quella Lazio certamente molto più corta. Durante la fase acuta della pandemia la buona sorte è stata decisiva, ad esempio per due anni c’è stata una squadra (l’Inter) che ha avuto un numero limitatissimo di calciatori positivi e il Napoli che invece in più occasioni ha fatto addirittura fatica a mandare in campo undici calciatori della prima squadra. A gennaio si partirà tutti alla pari, l’unica cambiamento certo (e nemmeno ci giurerei viste le ultime anomalie climatiche) sarà delle temperature!
- La forza della banda: è una puntata dalla forte connotazione musicale quella di oggi passando da De Gregori a Ligabue, per evidenziare la profondità di una rosa che il Napoli non ha mai avuto nella sua storia. Oggi abbiamo esaltato Lozano mentre a Bergamo Elmas, a proposito concordo con chi mi ha rimproverato di non aver valorizzato la prova del macedone (CLICCA QUI PER A MENTE FREDDA), la verità è che questa è una rosa ricca di calciatori in grado di dare spallate alla singola partita in qualunque momento. C’è un gruppo sano anche negli atteggiamenti che ha davvero voglia di costruire una nuova pagina della storia partenopea. Per farlo sarà necessario continuare a mettere da parte qualunque forma di gelosia ed eventuali malumori per una possibile panchina. Ora si chiede un ultimo piccolo grande sforzo sabato prossimo, sempre in casa, contro l’Udinese per regalare due mesi di gioia a un popolo!
Articolo a cura di Marco Lepore