“Il Mattino” dà le possibili formazioni. Due assenze sicure per gli azzurri

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In fuga per la vittoria. La capolista ci prova con una parola d’ordine: dimenticare quel maledetto pomeriggio del 24 aprile. Alla larga dai paragoni, dalle rievocazioni, dalle nostalgie, dalla voglia di vendetta. Questa partita è tutta un’altra storia. E non solo perché quel giorno il sogno scudetto naufragò per colpa di una rimonta-choc mentre oggi siamo soltanto alla 14esima giornata. La verità è che Napoli ed Empoli, stasera di fronte al Maradona (in campo alle 18,30), sono due squadre profondamente diverse da sette mesi fa. Molto diverse. E che gli azzurri sono lanciatissimi dopo un avvio record e la possibilità di arrivare a dieci vittorie consecutive, proprio come il Napoli dei record di Maurizio Sarri. Spalletti non si fida dell’Empoli: lo scorso anno ci ha lasciato le penne sia all’andata che al ritorno e sa bene quanto alla fine abbiano pesato quelle due cadute.

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Dunque, se pure aveva la tentazione di far tirare il fiato a Osimhen, non lo farà: perché mettere a riposo il bomber dei 6 gol nelle ultime 4 partite significa attirarsi addosso fulmini e saette. Cosa che lui, amabilmente, vuole tenere il più lontano possibile.

Dunque, l’unico assente sarà Kvara (oltre a Rrahmani) che non ha recuperato dalla botta alla schiena e che farà di tutto per essere abile – e arruolabile – per la gara con l’Udinese.

Cosa non proprio scontata. Al suo posto stavolta c’è Raspadori e non Elmas. Le sorprese vanno bene una volta, e non due. Novità in difesa, con la staffetta tra Ostigard e Juan Jesus e Mario Rui con Olivera.

Per il resto, impossibile mettere mano al centrocampo senza avere delle ripercussioni: Gaetano regista è solo un’idea, perché Lobotka è intoccabile.

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