Benitez, Sarri e Spalletti: tre Napoli a confronto
In questo perverso e anche diabolico confronto, banalmente si devono sottolineare alcuni aspetti: non è possibile trascinare il Napoli di Sarri nel campionato attuale, né si può immaginare quello di Spalletti immergendolo nel 2018. Quella squadra apparteneva ad un progetto consolidato, figlio del tempo, avviato da Benitez e rifinito dal «mago» di Figline attraverso la continuità; questa è la rappresentazione plastica di una rivoluzione totale, shakerata dal «genio» di Certaldo, fusa immediatamente con un calcio egualmente stellare. Nel faccia a faccia tra i singoli sarebbe ancora davanti il Napoli di Sarri, ma quello di Spalletti sta germogliando non è esploso del tutto, ha prospettive inimmaginabili, può eguagliarlo in fretta, persino offuscarlo. Il Napoli di Sarri uscì dalla Champions – con City, Feyenoord e Shakhtar – mentre Spalletti ha sedotto l’Europa abbagliandola: si fa in fretta a capovolgere una sensazione e – nell’azzardo dell’impossibile – a ripensare che nelle sue modernità, il Napoli contemporaneo emerga leggermente sul predecessore, perché c’è un orizzonte davanti a sé. Fonte: CdS