Primo, come nel 2016-2017, quando Sarri vinse il girone
Lo vinse sistemando Benfica, Besiktas e Dinamo Kiev; primo, nell’anno di una rivoluzione nella quale una squadra è stata stravolta come anche le previsioni della vigilia. Ma il 2-0 non altera le valutazioni, ovviamente, semmai le rafforza, perché da Anfield esce un Napoli con consapevolezze che Spalletti sottolinea: «Non è mai bello perdere ma noi siamo sempre stati in controllo della partita. Il Liverpool ha qualità e tanta, ha avuto modo di capitalizzare i corner gli va dato atto di ciò. Probabilmente ci eravamo un po’ abbassati, sentendoci al riparo, e io ho tentato di intervenire con qualche cambio. Poi qua, ad Anfield, per il Liverpool viene naturale mantenere i ritmi altissimi fin quando non si rientra negli spogliatoio».
Dove una bottiglia di champagne il Napoli può stapparla. Vincere dopo aver perso, muta l’atmosfera: a pensarci bene, è una sensazione piacevole per Spalletti. «Possiamo essere orgogliosi di questa qualificazione agli ottavi di finale di Champions. E anche a Liverpool, ai nostri fantastici tifosi che pure qua hanno ricostruito un pezzo del Maradona, abbiamo regalato una partita coraggiosa. Io per 85 minuti sono stato tranquillo, vedevo che la squadra non soffriva e dava anche l’impressione di poter segnare». E adesso, ci sarà da pensare al sorteggio, però guardandolo con simpatia: ma vada come vada, per Spalletti sarà un successo. «Della fortuna o della sfortuna non ce ne frega niente. Qui si andranno a giocare gare di un livello incredibile. E a noi più ce la fanno trovare cattiva, l’avversaria, e noi più contenti siamo». E intanto, giusto il tempo di rifiatare, sabato il Napoli è atteso a Bergamo dall’Atalanta. Le attenzioni di Spalletti sono tutte lì.
Fonte: CdS