I Luoghi di D10S sono del popolo, perchè nati a furor di popolo

Tutti nati dalla spontaneità popolare, manca "ancora" un museo

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Ormai è un altare. A cui portare il proprio ricordo, omaggio, testimonianza. Il pellegrinaggio è incessante. È alla tradizione popolare non si sottraggono i vip, campioni ed ex campioni di passaggio a Napoli. Non solo di calcio, ma anche di altri sport. Gli ultimi a visitarlo sono stati, ad esempio, i tennisti dell’Atp Napoli 250, da Fabio Fognini all’argentino Sebastian Baez che è sceso in campo con la maglia del Diez. Ad aprile c’era stato lo stesso Mourinho, prima di Napoli-Roma. In estate, per esempio, c’era stato Galliani. A febbraio ci andarono Piqué, Pedri e De Jong prima della gara di Europa League. La strada si è trasformata in un santuario pagano. Un’area sacra, a metà tra street art e devozione popolare, ma sempre viva, che si autorigenera a ogni visita. Nata a furor di popolo, nessuna iniziativa istituzionale. Gli omaggi a Diego si moltiplicano, in città ma anche in provincia. A Pompei, per esempio, c’è una via Diego Armando Maradona, con murale realizzato da un artista argentino, Maxi Bagnasco. Opera inaugurata da Antonio Careca. Un altro murale è nella fermata dell’Alifana a Santa Maria Capua Vetere, inaugurato questo alla presenza della vedova di Hugo, fratello di Diego. Il Dios Umano, con i segni rossi della Human Tribe, che probabilmente sarebbero piaciuti a Diego, è il murale di Jorit, nel Bronx di San Giovanni a Teduccio, estrema periferia. Il Maradona giocatore, stavolta, è rappresentato dallo street artist italo-olandese, a Quarto. L’artista Domenico Sepe realizzò una statua di Maradona. Alta quattro metri. Statua che per motivi burocratici giace nel deposito di Sepe ad Afragola. E non si sa se e quando verrà recuperata. Magari, chissà…la si potrà esporre un giorno nel museo dedicato a Diego o in quello del Napoli Calcio. Musei che ancora non ci sono…Intanto dentro l’impianto di Fuorigrotta c’è un Maradona in bronzo a grandezza naturale. Opera voluta dall’avvocato Stefano Ceci, manager di Diego. Qualche metro più in là, la stazione della Cumana è divenuta Mostra-Maradona.

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Fonte: Cristiano Tarsia (Il Mattino)
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