Nel suo stadio, nella “sua” squadra: potrebbe toccare a D’Andrea

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Luca D’Andrea, nato a Ponticelli, primi calci a Torre prima di iniziare a farsi le ossa nel settore giovanile della Spal. Adesso è al Sassuolo e, appena 18enne, Dionisi l’ha fatto esordire nel massimo palcoscenico quaranta giorni fa, indossa la maglia numero 10, è mancino e già sta bruciando le tappe. Nel club neroverde sanno dare fiducia ai giovani e così il centrocampista napoletano, che fa parte della Nazionale under 18, dopo una gavetta di pochi mesi nella Primavera, è stato trapiantato in prima squadra. Oggi Dionisi potrebbe nuovamente schierarlo da titolare, nello stadio della sua città, contro la squadra che sognava da bambino e per cui tifa. Contro la squadra che sogna. L’allenatore non lo anticipa, si sa soltanto che mancherà Berardi e che saranno confermati Pinamonti e Frattesi, l’obiettivo è quello di infastidire il Napoli. «Impossibile adesso giocare contro gli azzurri, alla mia squadra ho chiesto un pizzico di presunzione: bisogna difendersi bene e cercare di sfruttare le occasioni che ci meriteremo. Vorrei mettere in difficoltà Spalletti che sta ottenendo grandi risultati con idee, gioco e organizzazione. Raspadori? Non mi stupisco di quello che sta facendo», dice il tecnico.
Il Mattino

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