Maradona, apre a Buenos Aires il Club Social Napoli

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Nel segno di Maradona si inaugura sabato 29 ottobre – ventiquattr’ore prima del giorno in cui nacque il Pibe nel 1960 – il Club Social Napoles a Buenos Aires, Avenida Rocha 915, quartiere Boca. Non è solo un club di tifosi del Capitano scomparso quasi due anni fa, è anche e soprattutto un movimento che darà spazio ad attività culturali, educative, sociali e di formazione professionale, come spiega il promotore Tomas Lerner. Tra i primi ad essere ospitati in questa struttura il professore Fernando Signorini, che fu il preparatore personale di Maradona anche a Napoli e che fece parte del suo staff quando allenò l’Argentina ai Mondiali del 2010 in Sudafrica.

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«Dopo oltre un anno e mezzo di arduo lavoro, in un contesto caratterizzato dalle tante limitazioni imposte dalla pandemia, considerando anche le condizioni di degrado in cui si trovava l’immobile che oggi è il nostro club, possiamo dire con orgoglio che finalmente inauguriamo ufficialmente il Club Social Napoles dove potremo celebrare un nuovo anniversario della nascita di Diego Armando Maradona, figura fondamentale per il nostro popolo e per il nostro quartiere, motivo per cui abbiamo deciso di chiamarlo Napoles», spiegano gli organizzatori dell’evento.

Uno spazio educativo che vuole essere per i ragazzi del quartiere un luogo di aggregazione e formazione. Già sono partiti i corsi di pattinaggio, basket, yoga, “Murga” (orchestre di strada), oltre a laboratori professionali di fotografia e mosaico e doposcuola a differenti livelli. Sabato 29, in onore di Diego, ci saranno spettacoli musicali ed esposizioni artistiche. «Abbiamo l’obiettivo di continuare ad aggiungere delle attività e di far sì che tutta la comunità e tutto il quartiere si impadronisca di questo club. In un quartiere da anni abbandonato dalla politica pensiamo sia molto importante aprire spazi come questo. L’accesso alla cultura, il diritto dei bambini e delle bambine a divertirsi, la possibilità di offrire laboratori, attività sportive e artistiche, ci portano a pensare che c’è la possibilità di costruire una società con giustizia sociale. È questo quello che Maradona avrebbe voluto». Fonte: Il Mattino

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