È sceso dal ring, Aurelio De Laurentiis. Si gode ogni momento di questo suo capolavoro costruito pezzo dopo pezzo, mettendo da parte i guantoni, avversari, punching ball. Con un low profile quasi innaturale, conoscendo il suo modo di interpretare il ruolo di presidente all’antica. È un nuovo mondo, fatto di pochi tweet e zero parole in pubblico. Dove, comunque, gli piace farsi vedere. E dove non nasconde la sua gioia per questa meravigliosa creatura che porta la sua firma: e allora eccolo sorridente all’Olimpico con Paolo Graziano, Costanzo Jannotti Pecci, Amedeo Acquaviva, e Giancarlo Carriero, i suoi ospiti, dopo la vittoria contro la Roma. E chissà se ha ripensato agli insulti al club per il mancato ingaggio di Dybala (che mai il Napoli ha cercato).
Eccolo che saluta il nuovo ministro della cultura Gennaro Sangiuliano come se lo stadio di Roma fosse il Maradona. De Laurentiis è cambiato, proprio come è cambiato il Napoli. Lo ha fatto sulla sua pelle, dopo aver sentito le bruciature per le offese che gli sono piombate addosso questa estate in maniera ancor più pesante rispetto al passato. Questo primo posto è la sua rivincita. Che lui si gode in silenzio, senza togliersi sassolini nelle scarpe, aspettando chissà quale momento. Piombando di tanto in tanto negli spogliatoi per salutare e complimentarsi con la squadra.
Fonte: ilmattino