L’attacco è la prima chiave scudetto del Napoli: i dati sulla fase offensiva

Spalletti punta sulla fase realizzativa dei suoi giocatori offensivi e ora in attacco è tornato anche Osimhen

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La forza offensiva del Napoli è straordinaria perchè sono molteplici le soluzioni per arrivare al gol: 42 le reti messe a segno tra campionato e Champions League e 15 i marcatori diversi del Napoli con Juan Jesus che si è aggiunto alla lista, il quarto difensore a trovare la via della rete dopo Kim (2 gol) e Olivera e Di Lorenzo (1 gol a testa). A segno tutti gli attaccanti con Kvaratskhelia capocannoniere a 7 reti, Raspadori a 5, Osimhen, Simeone e Politano a 4, Lozano a 3. E in gol sono andati quasi tutti i centrocampisti: Zielinski è a quota 4, Anguissa a 3, Lobotka, Ndombele e Elmas a una rete. Napoli che è la squadra di A che ha segnato di più, 25 reti in 10 partite.

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Varietà di schemi e di soluzioni offensive perché il calcio totale di Spalletti prevede che tutti possano arrivare alla conclusione ed essere incisivi in zona offensiva: devastante sia quando attacca sulle fasce con gli esterni (Politano e Lozano a destra e Kvaratskhelia) sia quando punta centralmente con gli inserimenti dei centrocampisti (Anguissa e Zielinski), oppure sfrutta al meglio la forza fisica e la progressione di Osimhen nei gol di testa e quando scatta in verticale. Azzurri incisivi anche sui gol da palla da fermo: Kim ne ha segnati due di testa da calcio d’angolo, Di Lorenzo uno, dagli sviluppi di un corner contro l’Ajax e Amsterdam. Fonte: Il Mattino
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