A Radio Napoli Centrale,è intervenuto Monica Scozzafava, giornalista Corriere del Mezzogiorno: “Mazzarri ha un carattere particole e c’era bisogno di una presenza femminile per lui. Abbiamo sempre avuto un bel rapporto, mi ha insegnato tanto e spero di aver fatto altrettanto. Per me è stata un’esperienza, ho sempre fatto altro, ma è stata una parentesi che da un punto di vista professionale ed umano mi ha arricchito molto. Potrei raccontarne diversi di aneddoti o ricordi che ho nel cuore. In quel periodo mi ruppi il braccio e mi operai, ho avuto l’affetto di tutta la squadra, ti dico su tutti Paolo Cannavaro, Lavezzi è una persona speciale che colpisce quasi più umanamente che calcisticamente, ancora oggi siamo in contatto, è una persona vera. Hamsik è una persona molto più fredda. Potrei ricordare anche Pandev, era veramente un bel gruppo.
Questo Napoli non ha limiti? È un Napoli bello perché non ha tossine, coinvolge anche chi non è mai stato coinvolto. Quando in un gruppo che gioca così bene noti una grande concentrazione dettata dalla spensieratezza, allora ti prende, a prescindere se è la squadra del cuore o meno. Il Napoli degli ultimi 10 anni ha espresso un gioco bellissimo, un po’ rabbuiato da qualcuno o qualcosa, ed in questa stagione non c’è. Ricorda molto il Milan di Pioli dello scorso anno, è giusto avere grandi aspettative. Comunicazione del Napoli? Un falso problema. De Laurentiis è il presidente, ha un suo modo di comunicare, può piacere o meno, ma gli va riconosciuta la coerenza. È una persona capace di osservazioni sempre molto acute e lungimiranti, soprattutto sul tema delle politiche calcistiche. È capace anche di grandi scivoloni, ma non deve fare effetto più di tanto, a meno che uno non voglia pretestuosamente attaccarsi a certe cose e farne un uso illegittimo e inutile. Oggi non sento più nessuno contestare. Se non ci piace com’è fatto, non ci dobbiamo andare a pranzo o cena, né lui è costretto a farlo.
Ritorno di Osimhen? Un altro falso problema. Quando non c’è nulla su cui ricamare o creare polemica, siamo bravissimi ad inventarla. Osimhen c’è sempre stato, la bravura del Napoli e di questo allenatore è quella di avere alternative paritarie rispetto all’unico centravanti che aveva la squadra. Trovare un altro Osimhen non è facile, in termini di caratteristiche. Kvara, ad esempio, non potrà giocarle tutte. Un giocatore con le sue caratteristiche non c’è, ce n’è un altro che gli può somigliare e può giocare al suo posto. Se vedrò Raspadori non mi stupirò. Scudetto per il Napoli? Ci credo”.
Fonte: Radio Napoli Centrale