Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, al termine della gara contro il Torino, interviene ai microfoni di Dazn: “40 minuti superlativi, ma poi non ce l’abbiamo fatta a tenere, perchè sono emerse anche le caratteristiche del Torino, che ti viene a montare addosso, che pressa in maniera asfissiante…Kvara l’ho richiamato perchè loro dovevano arrivare un po’ in ritardo sui nostri terzini in modo da giocare davanti. Invece, stasera, tenevano tutti e due i quinti altissimi. Un tre contro tre dietro e se lo lasci in 60 metri lo vincono loro perché si ritrovano in superiorità. Per vincere gli esterni devono giocare vicino alla punta, lui invece continuava a rimanere largo, lo volevo più in mezzo al campo. Nel secondo tempo lo ha fatto molto meglio, ha questa variabilità di saltare l’uomo, di girarsi, andare sul destro e sul sinistro, ti porta la palla fino al punto che potrebbe calciare e la passa a Zielinski o la mette a Politano come col Milan. Ha una serie di variabili che ne fanno un giocatore stratosferico. Se hai 4 Anguissa ti alleni in un modo, se hai Demme, Lobo, Zielisnki, Elmas, che sono più tecnici e non verranno mai a sbatterti addosso o a vincere un duello aereo, come fai? Quando il Torino ha iniziato a pressarci, noi abbiamo giocato molto su Raspadori, ma loro negli uno contro uno sono infallibili, non puoi portare la palla palleggiando perché hai coppie da tutte le parti e ti vengono addosso con la loro fisicità. Dal 20esimo abbiamo portato palla sul portiere troppe volte. Le due punte esterne non possono rimanere aperte, il duello lo vincono loro. Nell’uno contro uno vincono loro, giocano per quello, vogliono farlo a tutto campo”.