DeLa “mangia” la Mela c’è anche Apple per la A. I due progetti del Presidente azzurro
Tim Cook ieri ha ricevuto una laurea honoris causa Innovation and International Management all'università Federico II
Incontro particolare ieri a Napoli: da una parte Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, e dall’altra Tim Cook, amministratore delegato di Apple. Questo ultimo – accompagnato da Eddy Cue, vicepresidente senior della divisione Internet Software and Services del colosso informatico – ha ricevuto una laurea honoris causa Innovation and International Management all’università Federico II, dove è stato accolto proprio dal numero uno del club partenopeo, che su Twitter ha commentato: «Incontro piacevole», ricordando come il padre Luigi si laureò proprio nella stessa università.
APPLE TV. Qui si esaurisce la cronaca. Perché tra De Laurentiis e Cook, in realtà, ci sarebbe un canale aperto già da tempo, e non certo per darsi appuntamento nel capoluogo partenopeo. Il numero uno del Napoli, infatti, starebbe lavorando per spingere la Apple ad entrare nella partita dei diritti tv della serie A, in vista del triennio 2024-27. La Apple ha già un servizio di streaming, con film e serie tv, a cui si è aggiunto pure il baseball Usa, messo a disposizione degli abbonati di tutto il mondo. Insomma, lo sport non sarebbe una novità e il calcio potrebbe diventare davvero un’occasione. Peraltro, il tema dei diritti per il nuovo triennio sta diventando caldo. Giusto mercoledì la serie A ha approvato le nuove linee guida. Ottenuto il via libera dall’Agcom (ha tempo 60 giorni), si procederà con il bando. L’obiettivo dei vertici di via Rosellini, sia Lorenzo Casini sia Luigi De Siervo, è di fare più in fretta rispetto al passato. La speranza, però, è quella di coinvolgere il maggior numero di operatori, non più soltanto Sky e Dazn. Dopo aver fatto “esperienza” con la trasmissione in esclusiva di un match di Champions al mercoledì, è atteso l’ingresso in campo di Amazon. E Apple (magari anche solo per l’estero), se i piani di De Laurentiis avessero successo, sarebbe un’ulteriore variabile, destinata ad alzare il valore dei diritti. Che poi è il vero obiettivo della serie A.
CANALE E FONDI. Attenzione, però, perché come già emerso, nelle nuove linee guida viene dato ampio spazio alla eventualità di creare un canale delle Lega, che oltre a trasmettere le partite, metterebbe a disposizione anche programmi di approfondimento. Secondo quanto appreso da “Milano Finanza”, esiste un doppio possibile binario di sviluppo: da un lato il canale verrebbe venduto a più operatori in forma non esclusiva, dall’altro la vendita sarebbe invece diretta ai consumatori. Chiaro che per realizzare un progetto del genere, al di là della già esistente struttura di Lissone, la Lega avrebbe bisogno di partner: tecnico, commerciale, ma anche finanziario. Come rivelato dalla “Reuters”, gli stessi Casini e De Siervo hanno incontrato alcuni fondi. Da una parte ci sono Apax, Carlyle e Three Hills, che potrebbero presentare un’offerta congiunta. Dall’altra, c’è Searchlight, che sta valutando di muoversi con una manifestazione formale di interesse. Fase ancora preliminare, senza alcun elemento sul tipo di offerte che, eventualmente, verranno avanzate.
Fonte: CdS