Casarin: “L’arbitro non è una funzione che deve durare necessariamente 20 anni”
Paolo Casarin, ex arbitro, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo, alla trasmissione Punto Nuovo Sport Show. “L’esordio di una donna giovane come Maria Sole Ferrieri Caputi è un qualcosa di storico. Il fatto che domenica fischierà il calcio di inizio in una gara di Serie A è un grande traguardo. Fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile, è merito anche della crescita che il calcio femminile ha avuto su tutto il nostro movimento. Speriamo che questa ragazza abbia un esordio felice, che tutto vada bene. Al di là del genere, è bello vedere qualcuno così giovane scendere in campo. Spesso l’AIA ha continuato a preferire arbitri in là con gli anni. L’arbitro non è una funzione che deve durare necessariamente 20 anni. Non si deve restare per anzianità, ma per qualità. Se manca la qualità, un arbitro deve lasciare. Proprio come se fosse un calciatore. Il prossimo passo dell’AIA e dal nostro calcio? Spero si rimanga ancora al calcio vero e non ricorra ad aiuti poco utili. E che si dia maggior spazio ai giovani, dai calciatori agli arbitri. Intervista arbitri post partita? Si potrebbe anche fare, ma chi fa le domande può aver visto una partita da spettatore. E la situazione e il giudizio lo si può dare solo se si è vissuto in prima esperienza quell’episodio. Questo è anche il problema del VAR: il VAR valuta il monitor, l’arbitro valuta il campo. E a volte c’è discrepanza su questo”