Bene, bravo, bis! Un piccolo re bambino si sta prendendo l’Italia. Jack Raspadori segna un altro gol e tiene a galla la Nazionale, anche se nulla cancellerà la vergogna dell’eliminazione con la Macedonia del Nord. Va a segno l’attaccante del Napoli, il ragazzo che sabato contro il Torino verrà schierato là davanti o come falso nove oppure all’esterno, al posto di Politano. Fa festa alla Puskas Arena, festeggia anche con Zerbin strofinando le scarpette a bordo campo. Bell’amicizia, anche questa. Segna quando non stava certo facendo fuoco e fiamme, ma è reattivo sempre sulla seconda palla, come in occasione del gol. Una unghiata, quella di Raspa. Perché Jack è uno che ha capito che non serve la bellezza, la straordinarietà, il grande numero. Ci sono notti in cui bisogna solo buttarla dentro. Un gol alla Paolo Rossi dice Antonio Di Gennaro, voce che accompagna Alberto Rimedio nelle telecronache della Rai. Di sveltezza e di rapina. La sua gara dura 72 minuti, dieci minuti in meno rispetto a San Siro.
Il Mattino