Il ritorno di Rui. Sì, lo possiamo definire così, anche se, in fondo, dal 1° novembre 2017, notte di grande Champions con il City non se ne era mai andato. Quella notte salta il crociato del ginocchio destro di uno sfortunatissimo Ghoulam e via con Mario Rui. Quantificare i chilometri percorsi in questi anni fatti di un rendimento sistematico e qualche intoppo puntualmente sottolineato a dispetto delle fatiche, beh, non è mica facile. Di certo lui ha sgobbato, come un forsennato, e raramente ha respirato considerando i continui problemi di Faouzi. Al suo arrivo a Napoli, un annetto fa, Spalletti fece subito presente al club la necessità di avere un altro terzino, il famigerato terzino sinistro invocato anche dal popolo, e quando a maggio è arrivato Olivera dal Getafe la strada sembrava quasi segnata. Giocherà lui, si diceva: ha 24 anni, ha forza da vendere, è il martello dell’Uruguay. Totale: Rui titolare 7 volte su 9 tra campionato e Champions. E sempre tra i migliori. Fonte: CdS