“Il Mattino” dà i voti: Meret è una sicurezza, Raspadori si nasconde e non incide

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Da Il Mattino i giudizi di  Bruno Majorano al Napoli per la gara contro il Milan, che ha battuto per 1-2 allo stadio San Siro di Milano.

Factory della Comunicazione

7,5 Meret

Una parata per tempo. Nel primo è miracoloso sul tiro ravvicinato di Giroud, nella ripresa è reattivo sulla conclusione di Messias. Non può fare proprio nulla
sul gol.

6,5 Di Lorenzo

Sul suo binario passa il TGV francese Theo Hernandez ma lui lo aspetta sulla fascia con la pazienza di chi non ha alcuna fretta disalire in corsa. La strategia funziona.

7 Rrahmani

Vietato passare dalle sue parti e gli attaccanti del Milan non ci mettono troppo a capirlo. Li marca stretti, li marca duri, ma soprattutto li marca. Perfetto nelle chiusure.

6,5 Kim Min-Jae

Il colosso coreano tiene botta anche nel tempio sacro di San Siro. Non gli tremano le gambe nemmeno per un secondo e vince tutti i duelli aerei con prepotenza.

7 Mario Rui

Praticamente perfetto in marcatura. Poi tira fuori dal cilindro il cross telecomandato per la testa di Simeone e a quel punto il Napoli sale in Paradiso.

7 Anguissa

Soffre un po’ la pressione iniziale del Milan, ma nel secondo tempo tira fuori attributi e qualità che servono a fare la differenza. Gigantesco nel recupero palla in mezzo al campo.

7 Lobotka

Una regia poco dinamica. Aiuta poco il Napoli nell’uscita palla al piede e a lungo andare diventa un problema perché il Milan viene a pressare molto alto e toglie ossigeno.

7 Zielinski

Con quei piedi lì sa di poter fare un po’ quello che gli pare e quando gli capita il pallone giusto lo gestisce con classe e precisione. Aiuta anche in fase di copertura: cosa che non guasta.

7 Politano

Si prende la responsabilità di calciare il rigore che porta in vantaggio il Napoli. Poi si prende una caterva di calci dai giocatori e insulti dai tifosi. Costretto a uscire per una botta.

5,5 Raspadori

Gioca a nascondino per buona parte della sua partita: peccato che non riesca mai a fare «31 salvatutti», anzi. I compagni lo cercano poco, ma lui si fa vedere ancora meno.

7 Kvaratskhelia

Manda ai matti Pioli che in una sola partita gli deve cambiare quattro marcatori. Ci va di mezzo Dest che lo atterra in area e regala il rigore.

6 Zerbin

Un po’ gli tremano le gambe, ma sarebbe impossibile dargli torto. Theo gli sgasa sotto gli occhi e lui se lo perde. Poi gli prende le misure, trova coraggio e sfiora anche il gol. Merita applausi.

7 Simeone

L’hombre del partido, come gli griderebbe anche papà Diego. Il Cholito entra con il piglio giusto: lavora un gran pallone e va a raccogliere il cross di Mario Rui. Il resto è storia, anzi: festa.

6 Ndombele

La sua partita si racchiude in una foto: palla recuperata nella metà campo del Napoli e strappo di 20 metri trascinando tutto e tutti. Quello che serviva.

6 Elmas

Difficile per chiunque prendere il posto di quell’iradiddio di Kvara, però lui si piazza bene sulla sinistra e corre a tutta gamba. Prezioso in copertura.

sv Olivera

Aggiunge fisicità a un Napoli che deve solo tenere alla larga dalla propria porta i pericoli dell’assalto rossonero. Lui ci mette il fisico e aiuta la squadra a tuttocampo

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