Così l’editoriale di Francesco De Luca su Il Mattino che scrive di “aria nuova”:
“Al Meazza è stato superato l’esame di laurea. Perché, oltre a vincere, il Napoli ha confermato di essere forte dentro, non solo tecnicamente, perché in grado di soffrire. Ha messo i campioni d’Italia alle sue spalle in classifica al termine di una partita dura, giocata non benissimo per un tempo, subendo troppo la pressione avversaria. Nella ripresa è finalmente emersa la vera e forte personalità della squadra, evidentemente sollecitata da Spalletti ad avere un atteggiamento più costruttivo, superando i timori del confronto con l’altra prima. Maggiore coraggio ha spinto Kvaratskhelia a lanciarsi in area e a procurarsi un rigore segnalato dal Var e trasformato dal freddissimo Politano. Ciò che più è piaciuto di una squadra troppo schiacciata nel primo tempo è stata la reazione al pari del Milan, ispirato da un’accelerazione di Theo Hernandez e concretizzato da Giroud. Gli azzurri non si sono smarriti, hanno tenuto la testa alta e hanno piazzato il colpo decisivo con Simeone, il Cholito che segna appena entra in campo: era accaduto contro il Liverpool prima di questa vittoria che consente al Napoli di restare al vertice, a pari punti con l’Atalanta. Spalletti dice che la sua squadra non è Osimhen-dipendente, in effetti a differenza dello scorso anno vi sono importanti risorse tecniche per sopperire a questa ennesima assenza del nigeriano, anche se ieri sera Raspadori si è tenuto distante dal cuore della gara. È stata una partita intensa, di alto livello tecnico, per il Napoli la più complessa. Ha saputo affrontare le difficoltà e imporsi, facendo un passo importante in classifica, proprio nella domenica in cui le due ex regine della serie A – Inter e Juve – hanno subito mortificanti battute d’arresto a Udine e Monza. Sette partite non sono sufficienti per stilare un bilancio, tuttavia è evidente che sul campionato soffia un vento nuovo. È il gioco del Napoli, è la bravura dei suoi uomini (complimenti ancora una volta a Meret, portiere che finalmente sta mostrando qualità e personalità), è la gestione che Spalletti – ieri collegato con il cellulare dalla tribuna – sa fare delle situazioni delicate. Zerbin, appena entrato al posto di Politano, è apparso in difficoltà ma poi è stato abile a liberarsi nell’area del Milan e a sfiorare il terzo gol. Questo vento nuovo può fare immaginare scenari da sogno per il Napoli, che ha testa e cuore (e che è sorretto dalla fortuna in questa fase come dimostrano i pali colpiti dal Milan). Nella tifoseria non si parla più di quanto è accaduto negli scorsi campionati, ma si vive il presente che è ricco di soddisfazioni. E chissà il futuro”.
Fonte: Il Mattino