Si soffriva e si raccoglievano pochi punti anche ai tempi di Maradona, nelle trasferte a Milano. Quel pareggio del 10 dicembre 1995 contro i rossoneri (0-0) apparve un trionfo per gli azzurri guidati allora dal caro Vujadin Boskov. Era il Napoli di Agostini-Imbriani e soprattutto di Pino Taglialatela detto Batman. Fece una prodezza, quella sera a Milano, ipnotizzando Roby Baggio. Parò il rigore – concesso per un tocchetto di Cruz su Weah: la sudditanza psicologica aveva un suo peso in certe sfide – lanciandosi sulla destra e salvò il risultato. Era un grande pararigori, Pino, che studiava i tiratori scelti delle altre squadre, segnandone le caratteristiche su un quaderno. E non solo. Aveva fatto aggiungere due tacchetti sui lati esterni delle scarpette per avere maggiore stabilità, grazie alle sapienti mani di Armandino Liberti, il ciabattino del Centro Paradiso. Ora Pino cerca di non far scomparire il calcio nella sua isola, Ischia. Diventato presidente, ha creato una cordata di imprenditori locali e va avanti con il sostegno dei tifosi. Lunedì 19 settembre, il giorno dopo Milan-Napoli, parteciperà alle celebrazioni per il centenario della squadra. L’ha salvata e vuole vincere il campionato di Eccellenza: per una volta ha fatto lui gol.