Se servissero i numeri per confermare le capacità di Spalletti, basterebbe dire che dopo 5 giornate il Napoli è primo sia in campionato che in Champions League, che la difesa ha subito 5 gol in 8 partite, che i nuovi arrivati erano stati accolti con scetticismo e ora sembra solo un ricordo lontano. Un anno fa aveva fatto dimenticare in poco tempo ai tifosi la debacle di Napoli-Verona, un anno dopo ha fatto dimenticare i tagli al budget e le uscite importanti, pezzi di storia andati via per i più svariati motivi. Spalletti è stato il primo a metterci la faccia quando a Dimaro arrivarono i fischi a De Laurentiis: “Dobbiamo restare uniti“. Spalletti sa che il calcio non è una scienza esatta, per questo ripensa al passato quando furioso dice che questa squadra non aveva vinto nemmeno con Ancelotti ogni volta che gli ricordano gli scivoloni con Empoli e Fiorentina. Spalletti ha lavorato sull’aspetto tattico e psicologico, creando una squadra più europea e che si diverte soprattutto in Champions, ma ha anche lavorato sulla forza mentale di una squadra che, in un modo o nell’altro, riesce sempre a piegare gli eventi a proprio favore.
Fonte: Il Mattino