Rangers e Milan. Ovvero Glasgow e Milano, ovvero Champions e campionato e inevitabile citazione: gli esami non finiscono mai. Mai. Neanche dopo averne cantato quattro al Liverpool in grande stile ed aver superato la trappola di nome Spezia. Del resto è esattamente questo il destino delle grandi squadre, di quelle che vogliono vincere: difficoltà e ostacoli da dribblare e saltare sottoforma di avversari tosti e anche bravi. Quotati, blasonati. E d’accordo, Spalletti ha ricordato più volte quanta esperienza e spessore internazionale abbiano infilato in valigia Dries, Kalidou, Lorenzino e Ospina, ma l’entusiasmo e l’inesauribile voglia di lottare dimostrati dai nuovi, per il momento, hanno archiviato i dubbi e le preoccupazioni. Il problema? Bisogna continuare e insistere. E per quanto riguarda l’attacco, e i gol, fino ai primi giorni di ottobre molte questioni passeranno da Raspadori e Simeone. In Scozia altrimenti detti: Jack&John.
Fonte: CdS