Nessuno lo conosceva veramente bene ed essere venuto per sostituire Koulibaly erano un peso ed una responsabilità non certo indifferenti. Kim, invece, si sta rivelando garanzia e sicurezza per la difesa azzurra e per Spalletti. La Gazzetta dello Sport scrive:
“E ora in Champions devono tutti fare i conti con the Monster. Che Kim Minjae fosse un buon difensore, lo si era capito dagli unanimi pareri degli addetti ai lavori. Però l’inserimento comporta sempre dei tempi tecnici, invece il coreano sembra che giochi da sempre in questa squadra. Finora nessuna sbavatura con Amir Rrahmani, l’altro centrale, da tempo una certezza per Luciano Spalletti”.
Intanto, vista la stranezza del calcio, Koulibaly…: “Ma ironia della sorte e di un pallone che gira imprevedibile e proprio per questo conserva il suo fascino, oggi uno dei totem dell’ultimo decennio azzurro, uno dei migliori centrali in Europa, è criticato e gioca in una squadra che stenta in campionato ed è partita in Europa con una sconfitta che è costata la panchina al tedesco Tuchel. Invece quel Napoli da lavori in corso – dieci giocatori cambiati in organico – è in testa alla classifica di Serie A ed è partito con una vittoria strepitosa contro i vice campioni d’Europa del Liverpool in Champions”.