Spalletti nel post gara: “Il turnover? Giochino dove v’intrappolate, compreso Adl”

«Una vittoria fondamentale L’anno scorso gare così ci sono costate l’altissima classifica»

0

Grazie, Jack.

Factory della Comunicazione

«Raspadori è stato bravissimo: ci ha dato la possibilità di gioire».

E che gioia. Spalletti è felice, ovviamente e giustamente: terza vittoria in sette giorni dopo quelle con Lazio e Liverpool, e probabilmente anche la più importante. La sfida con lo Spezia era stata presentata come un pericolo, memori del pareggio con il Lecce al Maradona e di tante occasioni sprecate nella stagione precedente, e in effetti fino a un minuto dal novantesimo, fino al Raspa-gol, i corsi e ricorsi storici sembravano pronti a strappare i titoli. Il Napoli, però, è stato bravo, bravissimo a non perdere misure e testa, e soprattutto a metterci carattere, muscoli e polmoni fino all’ultimo secondo.

La crescita è tangibile e il gruppo intero ha risposto presente: «Il turnover?».

Già, cinque cambi rispetto al Liverpool: «È un giochino in cui v’intrappolate da soli: come qui non succede da nessuna parte. Presidente compreso. Aurelio De Laurentiis compreso, vi garba fare questa cosa: perché non gioca lui, perché ha giocato quest’altro… È una roba che non si può sopportare: si deve giocare tutti, scegliendo i momenti adatti, ma bisogna far ruotare qualcuno. Anguissa vi è sembrato al livello del Liverpool? E poi se sei bravo, lo sei nei trenta minuti che stai in campo».

La soddisfazione di aver superato un ostacolo, però, va oltre tutto: «Per noi ci sono partite fondamentali per l’alta classifica o partite da vincere assolutamente: ecco, questa era una di quelle». 

COMPLIMENTI A GOTTI 

E allora, missione compiuta. Con fatica, con passione, con perseveranza: 28 tiri (6 nello specchio) e un po’ di ottime occasioni sprecate a fronte di una certa serenità difensiva, avrebbero potuto tagliare le gambe e i circuiti. Sì: era già accaduto. «Ma i calciatori sono stati bravissimi», dice il signor Luciano.

Però sia chiaro: «Non devono accontentarsi perché non arriva sempre la zampata tipo quella di Raspadori».

Un graffio vincente. «La vittoria è meritata sul piano del gioco e di quanto abbiamo creato, ma devo fare i complimenti a Gotti per come ha preparato la gara». A colpire più di qualsiasi cosa è stato l’atteggiamento del Napoli: «Vincere così è sinonimo di qualità e pazienza: c’è voluta caparbietà fino alla fine e questo approccio è stato premiato. Ripeto: è una vittoria fondamentale, l’anno scorso partite del genere ci sono costate l’altissima classifica».  

JACK&ZIELO. A proposito dell’uomo decisivo e della scelta di lanciarlo dal primo minuto al posto del Cholito: «Raspadori è sempre stato in partita. Quando l’ho messo a sinistra, nella sua posizione, ha fatto il gol. Importantissimo perché gli attaccanti vivono di gol. Anche Simeone, quando è entrato, ha fatto i tagli giusti creando situazioni di vantaggio».

A seguire, parole importanti per Zielinski: «È difficile non tenere in considerazione la sua qualità: un anno fa è stato massacrato. Penso che possa diventare un top player, ma lo decide lui». Finale dedicato all’espulsione: «Ho protestato diverse volte per l’insistenza dei falli dello Spezia. E non hanno fatto a meno di buttarmi fuori».

E l’episodio Meret-Kiwior citato da Gotti? «Quello non è rigore e neanche rigorino». Arrivederci a Glasgow.

 

Fonte: CdS

 

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.