Il Cds dà i voti al Napoli di Champions – Anguissa, il professore del centrocampo
Olivera annulla Salah, immenso Lobotka
Ieri sera il Napoli di Spalletti ha calato il poker nell’esordio in Champions League e lanciato un segnale importante in campo internazionale. Dopo il palo di Osimhen, gli azzurri passano in vantaggio con il rigore di Zielinski. La gara prende subito la piega che volevano i partenopei e sfiorano il raddoppio, ancora con Osimhen, ma il nigeriano fallisce dal dischetto. Dopo anche Kvaratskelia non è preciso, anzi si fa salvare il tiro da Van Dijk. Il Napoli però non si abbatte e realizza il 2-0 con Anguissa, la prima assoluta in maglia azzurra, su assist di Zielinski. Poi sale in cattedra Kvaratskelia che vince un rimpallo e serve Simeone che segna a porta vuota, pianto di commozione per il “Cholito”. Ad inizio ripresa l’ex Verona serve Zielinski che prima si fa parare il tiro da Allison e poi lo batte con un cucchiaio. I “reds” accorciano le distanze con il tiro preciso di Luis Diaz. L’ex Porto sfiora la doppietta, Meret con un colpo di reni devia in angolo. Finisce con un tripudio a tinte azzurre e la festa in campo e sugli spalti. Ora ci sarà lo Spezia e poi la trasferta a Glasgow. Olivera annulla Salah, immenso Lobotka.
Meret 7 – Entra anche Alex nello show del primo tempo respingendo una bella capocciata di Van Dijk. Il tiro di Diaz è di quelli top, ma lo è anche la sua risposta su testa dello stesso Luis.
Di Lorenzo 7 – Lancia Osi in avvio e colleziona recuperi. Di piede e di testa. Sbavatura sul gol di Diaz: ma chi la ricorderà?
Rrahmani 7,5 – Il primo colosso di una splendida coppia: chiude tutto, su tutti. Cuore, forza e testa. Prima in Champions di gala.
Kim 8 – Altro stratosferico debutto in Champions: imbattibile nell’uno contro uno, padrone dei cieli di Napoli. Un Mostro: come da soprannome.
Olivera 7 – Genera l’azione del primo rigore innescando la corsa di Kvara. Olé: e poi si dedica a Salah senza tossire neanche un attimo. Ps: esordiva anche lui.
Mario Rui (29’ st) 6 – Mario non è al meglio c’è.
Anguissa 8,5 – Il professor Anguissa è candidato a magnifico rettore: straordinario. Da finale di una Champions che non aveva mai giocato: manda in porta Osi sul secondo rigore e segna un gol da PlayStation – il primo con il Napoli -, e poi sfodera il meglio di un centrocampista totale offuscando Milner e chiunque: recuperi, raddoppi, pressing, passaggi precisi e in mezzo un paio di ruletas. Ma sì. Ma super.
Lobotka 8 – Il confronto con Fabinho? Non c’è. Geometra o ingegnere, a seconda della storia, e operaio in fase difensiva. Un gigante.
Zielinski 8,5 – Guadagna il primo rigore e lo trasforma; a seguire firma l’assist per Anguissa con il manuale del triangolo sotto il braccio; e per finire stappa lo champagne segnando il 4-0. Disegna calcio e poi, quando serve, ci mette muscoli, corsa e quantità da mediano. Una partita da potenziale fuoriclasse a caccia di una consacrazione che, di questo passo, arriverà presto.
Elmas (29’ st) 6 – Di sostanza.
Politano 7 – Il Napoli spacca a sinistra e al centro e così il suo è un lavoro di cucitura, di copertura e di innesco. Missione compiuta.
Lozano (12’ st) 6,5 – Ripartenze a gogò e la voglia matta di un gol: sarà per la prossima.
Osimhen 7 – Vuole il secondo rigore e lo sbaglia tirando malissimo, è vero, ma se l’era procurato lui bruciando Van Dijk. E ancora: dopo 42 secondi prende il palo filando via a Gomez e poi lo tormenta e offre a Kvara un assist d’oro. Una spada. La stessa che sente nella coscia destra: non era al top e si ferma.
Simeone (42’ pt) 7,5 – Esordio in Champions da lacrime: entra e dopo due minuti segna il 3-0. E piange davvero e ride e non smette di esultare: la gioia vera del calcio. Finita? Macché: costruisce il 4-0 di Zielinski.
Kvaratskhelia 7,5 – Pesca Zielo sul rigore e fa innamorare lo stadio con giochi e giochetti mai effimeri. Sbaglia il bis a porta spalancata, è vero, ma s’inventa il 3-0 del Cholito facendo ammattire Alexander-Arnold e Gomez in un colpo solo. Bravino questo esordiente di Champions. Mamma se lo è.
Zerbin (12’ st) 6,5 – La prima in Champions con personalità. Con la corsa e anche un tiro.
Fabio Mandarini (Cds)