L’ex al veleno con frecciatina a AdL: “Ancelotti? Se lo chiedete al presidente dirà che ha sempre ragione lui”

Al tecnico della Lazio non è andata giù la prestazione dell'arbitro Sozza

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Non prendiamoci in giro. E Sarri non si fa prendere in giro, è insorto. Arrivato davanti ai monitor di servizio di Sky ha rivisto il contatto Mario Rui-Lazzari è esploso:

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«C’è poco da commentare, era fallo, era rigore. E dico che Kim, sull’angolo del gol, ha preso posizione buttando via Luis Alberto. Non so se la palla era partita o no, ma l’arbitro deve comunque interrompere il gioco, ha fatto comunque un cazzata. Tutto questo, nell’era del Var, mi fa dire che o gli arbitri sono scarsi o c’è la soluzione B ed è la più preoccupante. Ma anche uno scarso lo dà quel rigore. La conduzione arbitrale e del Var è inquietante. Quest’anno, è palese, stiamo sulle palle agli arbitri. Il responsabile ci dica qualcosa, se un arbitro fa un errore così non deve mettere più piede in campo per tutta la stagione . Se fossi Lotito telefonerei a Rocchi ».

La soluzione B è sottintesa, Sarri non l’ha voluta definire anche per non rischiare procedimenti disciplinari. Qui non si tratta di essere garantisti o colpevolisti, sono i filmati a fare giustizia. Tutti furibondi nella Lazio. Tutti. In campo e fuori. Dopo il colpo rifilato da Mario Rui a Lazzari sono esplosi Immobile e Milinkovic. Lo stesso Lazzari s’è rialzato di colpo, dopo il ko in area, e s’è lanciato verso l’arbitro Sozza. Sono volati cartellini, anche ieri. Prima, durante e dopo l’episodio. Sarri ha chiesto un intervento dei vertici arbitrali, ha accusato gli arbitri di essere prevenuti: «In una partita così corretta si è trovato il modo di ammonire tutti i giocatori. Da parte nostra c’è stato un eccesso di proteste contro il Bologna, da lì gli arbitri sono stati prevenuti e ce lo dicono anche. Ci dicono “vi siete comportati male col Bologna e queste sono le conseguenze”. Devono prendere provvedimenti i responsabili degli arbitri, provvedimenti seri, pesanti». 
 
L’analisi. Sarri, tornando a parlare di calcio, ha ammesso le difficoltà avute dalla Lazio nel secondo tempo: «Siamo stati in grande difficoltà nei primi minuti, nel finale no. Si poteva venire a capo della partita e pareggiare. Abbiamo affrontato una squadra forte, dobbiamo fare un percorso per arrivare al loro livello. Il Napoli poteva vincere anche in altro modo, così ci lascia un pizzico di rabbia».

Sarri non ha scelto il turnover, ha spiegato il motivo: «Volevo dare un’identità alla squadra prima di cominciare le rotazioni, se i meccanismi funzionano è più facile per gli altri entrare dentro. Nella prima settimana di impegni multipli ho pensato di non fare rotazioni, le cinque sostituzioni diminuiscono il minutaggio, questo può aiutare. Le settimane si sommano, bisognerà prendere altre soluzioni».

I gol di Zaccagni, è un paradosso, a suo avviso ha condizionato la Lazio: «Siamo diventati attendisti». Sarri in linea di massima è contento del suo ciclo: «Ci sono squadre più forti, stiamo venendo fuori, giochiamo alla pari, puoi anche perdere, il divario si sta assottigliando».

Chiusura con frecciata indirizzata a De Laurentiis, a Sky si è rievocato il suo divorzio dal Napoli: «Io di Napoli ho bellissimi ricordi tranne uno, quando il presidente presentò Ancelotti senza dirmelo. Per il resto tutto bene. Avete fatto tutti finta di nulla, bastava poco per fare un piccolo accertamento. La clausola era valida fino al 30 maggio, Ancelotti è stato presentato il 31. Se ho mai chiarito l’episodio con Aurelio? Se ci parli ha ragione lui».

Fonte: CdS

 

 

 

 

 

 

 

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