Una valutazione che è un colpo da maestro per Giuntoli. Giovedì il colpo di acceleratore: Mendes aveva già confidato a luglio il suo piano («se non trovo nessuno prima, provo a portare Ronaldo al Napoli a fine mercato»). Forse, solo un colpo di teatro. Ieri, per lui, con il Manchester United, un’altra panchina e l’ingresso in campo solo al 68’ con i Red Devils che hanno vinto per 1-0 a Southampton. Il direttore Giuntoli e il suo braccio destro Pompilio sono alle prese con riunioni una dopo l’altra. Nel quartier generale di Castel Volturno vanno e vengono. Mendes dice di pazientare e fa dire ai suoi fedelissimi che la svolta è un passo. Ma al Napoli ci credono poco. Mendes è pure colui che sta provando a strappare la rescissione al Psg di Navas, proprio per poi portarlo in azzurro. Ma anche qui, un conto sono i suoi desideri, un conto la realtà. Perché Nasser Al Khelaifi non intende dare a Navas (e quindi a Mendes) i 25 milioni che chiede per andare via con il resto, 10 milioni, che glieli darebbe il Napoli in due anni. Domani, forse, un nuovo incontro con Campos per capire se il Psg (che ha offerto “solo” 12 milioni per la rescissione) è pronta ad alzare la propria offerta. E Fabian? Separato in casa, con i suoi agenti che ieri erano a Parigi per definire i dettagli dell’approdo sotto la Torre Eiffel. Il Napoli accetta i bonus e l’operazione si chiuderà attorno ai 24 milioni di euro. Forse già domani Fabian potrebbe avere il via libera per volare in Francia. fonte: Il Mattino