Kim, un muro il sudcoreano contro il Monza con la ciliegina del gol di testa, dedicato alla moglie. Mjn.jae è sposato, ha un figlio, è tutto calcio e casa: vive a Posillipo e quando termina gli allenamenti si dedica completamente alla famiglia. Ha studiato economia aziendale, poi ha interrotto per dedicarsi completamente al calcio. Un colosso dal cuore d’oro, da sempre molto impegnato nel sociale. Kim è uno dei più esperti della sua nazionale (42 presenze e 3 gol), prenderà parte ai Mondiali in Qatar con la Corea del Sud. In nazionale esordì nel 2017 contro l’Iran in una gara di qualificazione ai Mondiali di Russia, nel 2019 vinse la Coppa dell’Asia Orientale e venne premiato come miglior calciatore della manifestazione. È soprannominato The Monster per il suo fisico imponente, è alto 1 metro e 90 e pesa 86 chili. Si ispira a Sergio Ramos («É stato il mio riferimento», disse il giorno della presentazione a Castel di Sangro, indicando in Fabio Cannavaro il difensore italiano che ha ammirato di più). Forte nell’anticipo, rapidità e tempestività negli interventi in chiusura. Senso della posizione, sicurezza e soprattutto essenzialità negli interventi: Kim ha chiuso tutti i varchi nel match contro il Monza in maniera pratica e incisiva. Nella linea a quattro di Spalletti gioca sul centro sinistra e si completa al meglio con Rrahmani, una coppia centrale molto affidabile.
Il Mattino