È proprio il campionato degli italiani. È pur vero che le ultime due stagioni hanno avuto un condizionamento dal covid con l’avvio del 2020/21 completamente a porte chiuse e l’inizio dello scorso anno ha ancora risentito della pandemia, ma questa serie B sta sfoderando dei numeri sugli spalti che non soltanto risultano un record assoluto degli ultimi tornei cadetti, a venti e anche a ventidue squadre, ma che possono tranquillamente paragonarsi al numero di biglietti venduti in molte partite di queste prime due giornate di serie A. Per trovare un totale di spettatori che sfiora le duecentomila unità (199.326) nelle prime due giornate di serie B si deve tornare al 2006/07 (199.545). Ma c’è da evidenziare che era un torneo a ventidue squadre con, dunque, undici match a giornata e non dieci come oggi. Sedici anni fa ci furono i 38.880 tifosi che accolsero il ritorno del Napoli in serie B a Treviso, i 15.847 dell’esordio della Juventus, a Rimini, e i 18.840 di Genoa-Rimini, alla seconda giornata. Non entusiasmante, invece, la “prima” casalinga della Juve di Deschamps (15.958) con i tifosi bianconeri certamente abituati a ben altre avversarie.