Spalletti: “Il Napoli ha riempito tutte le caselle. L’esperienza? La si riacquista nel tempo”
Spalletti alimenta l’entusiasmo della città ma con filosofia, senza lasciarsi andare a frasi a effetto, ricordando delle cessioni che hanno fatto spazio ai nuovi colpi, sottolineando il lavoro delle altre squadre, ribadendo la necessità di diventare subito gruppo all’interno di un campionato che sarà ricco, intenso, difficile, con tanta concorrenza:
«Siamo gli stessi di prima con meno esperienza, meno presenze in Champions, in Nazionale, meno personalità».
La conferenza stampa di presentazione della gara contro il Monza è stata anche l’occasione per tracciare un bilancio (ancora parziale) di un mercato scoppiettante: «Abbiamo riempito le caselle che erano venute a mancare, capisco lo stupore di chi sosteneva che eravamo disposti ad allenare un Napoli senza calciatori, ma non era così…».
Spalletti ci mette del suo, l’ironia toscana, la coscienza dell’uomo navigato, per ricordare che non è possibile fare previsioni e bisognerà viaggiare insieme per raggiungere nuovi obiettivi: «Lotteremo per diventare una squadra forte con un gruppo equilibrato e disponibile come prima».
RESTYLING. Sono andati via in tanti, sono stati sostituiti con giocatori diversi, più giovani, con stipendi meno ingombranti, ora sarà il campo a dover parlare e anche Spalletti, che elogia la sua società, è curioso di sapere fin dove potrà arrivare la sua squadra: «Il club si è mosso bene, ha fatto un ottimo lavoro mantenendo l’attenzione sulle finanze, guardando al futuro, in prospettiva». Non si può dire, oggi, se quello che ha tra le mani sia un Napoli più o meno forte dell’anno scorso, di sicuro ha perso riferimenti, leader, come Koulibaly, che Spalletti cita: «Dopo due giornate è il miglior giocatore nel suo ruolo in Premier League. Oltre alle doti tecniche aveva personalità, era un leader, qualità che dobbiamo riacquisire col tempo». Il Napoli s’inserisce in un contesto ampio: «Tutti si sono rinforzati, qualcuno ha preso giocatori già forti, ha fatto valutazioni diverse da noi, hanno comprato per vincere subito al di là delle prospettive di un calciatore. Noi dobbiamo crescere come squadra».
ULTIMI ARRIVI. Spalletti ha accolto col sorriso Ndombele: «Può ricoprire tutti i ruoli, mi ha fatto piacere la sua disponibilità, l ’ entusiasmo, voleva davvero venire a Napoli. Anche a livello caratteriale ha una voglia matta come noi di vincere, me lo sono già immaginato con la maglia addosso. E’ uno completo, sa imbucare benissimo, ha il passaggio verticale per chi attacca lo spazio, uno forte tecnicamente che esce dallo stretto, gli piace di più correre in avanti che indietro».
Raspadori è stato scelto (anche) per offrire all’allenatore soluzioni alternative: «Raspadori può darci cose diverse da quelle che già abbiamo e con lui possiamo cambiare modulo provando varie soluzioni come il 4-2-3-1 oltre al 4-3-3».
Simeone sarà un altro jolly utilissimo: « È una prima punta, come Victor, che si è fatto da solo, che ha fatto di tutto per venire qui. È un grande lavoratore, segna, ma è bravo anche nel gioco sporco».
TRA I PALI. La porta, per ora, è di Meret: «Servono due portieri forti ed in questo momento li abbiamo, ma è chiaro che sono situazioni che possono svilupparsi, dei discorsi sono stati fatti e valuteremo cosa accadrà. Io alleno chi c’è senza cercare qualcosa in più».
Il Monza è squadra insidiosa: «Ha fatto 13-14 acquisti, è gestita da persone che hanno fatto la storia del calcio e che hanno allestito una squadra di livello alto. Ne approfitto: abbraccerò e ringrazierò Petagna, un ragazzo eccezionale che ci ha dato tanto anche in termini umani».
Fonte: CdS