Claudio Garella è scomparso a 67 anni, ma la giornata di ieri – per chi l’ha conosciuto – è stata anche il modo migliore per omaggiarlo. A salutarlo, per primi, ci hanno pensato dalla sua Verona. Garellik…Quel soprannome che si portò anche a Napoli. Quando al miracolo di Verona era riuscito ad affiancare un altro miracolo, lo scudetto azzurro del 87. Negli anni di vittorie in azzurro, alle spalle di Garella c’è stato Raffaele Di Fusco: «Se ne va un signore, un portiere speciale» ha ricordato l’ex azzurro. «Ha realizzato i sogni di due città. Ha saputo sfruttare le sue qualità per diventare indimenticabile». Più avanti in campo c’era Bruscolotti: «È stato un ottimo compagno di viaggio. Era un taciturno, ma nonostante ciò era fondamentale nello spogliatoio. Tra due giorni si gioca Verona-Napoli, mi piace pensare sia un segno» ha ricordato l’ex difensore con cui ha condiviso risate e vittorie «La sera della partita d’addio al calcio di Ciro Ferrara, distribuirono le maglie in spogliatoio. A lui non andava. Tutti eravamo lì a tirargliela addosso, ci tornarono in mente gli anni di Napoli e ci mettemmo a ridere».
Anche Pierpaolo Marino ha voluto ricordare l’ex portiere azzurro via Twitter: «Caro Garellik, sapere che ci hai lasciati, mi provoca un dolore indicibile. Il tuo sorriso solare, le tue magiche e imprevedibili parate, la tua immensa bontà, resteranno nei miei occhi e nel cuore per sempre. Vola a parare le punizioni di Diego anche nei cieli come facevi a Soccavo». Ai social ha affidato il suo ricordo anche Pino Taglialatela: «Un amico, una persona perbene, un professionista. Uno dei pochi che ti restano nel cuore per sempre. Il mondo del calcio, anzi il mondo intero perde un uomo pieno di valori. Ciao Claudio, porterò per sempre nel mio cuore le giornate trascorse con te».
Il Mattino