Gianluca Rocchi, designatore arbitri, nell’open day a Sportilia, ha parlato delle nuove norme a partire dal fuorigioco che torna alle origini nella sostanza della regola 11.
“Ruota tutto attorno alla differenza tra giocata intenzionale e deviazione. Gli interventi in scivolata saranno considerati come deviazioni. L’Ifab ha modificato la regola: non è nello spirito del gioco permettere comunque a un giocatore di trarre vantaggio dal trovarsi in fuorigioco. Da qui un nuovo elenco di linee guida per definire meglio come s’intende la giocata intenzionale. In sintesi: solo un gioco controllato della palla, come può essere un passaggio sbagliato, cancellerà l’eventuale posizione di fuorigioco per l’avversario. Ecco i parametri per riconoscere il gioco deliberato: il pallone non era a distanza ravvicinata e il giocatore ha una chiara visione dello stesso; il pallone non si muove troppo rapidamente; la direzione del pallone non è inaspettata; il giocatore ha avuto il tempo di coordinare il movimento del proprio corpo, cioè non si tratta di una scivolata o di un salto istintivo; il pallone sul terreno è sempre più facile da giocare rispetto a quello in aria”.
Sui falli: “Nell’intervento dell’arbitro per sanzionare con il cartellino rosso o giallo un fallo su chiara occasione da gol risulta prioritario il possesso palla. Non cambia la filosofia consolidata, come sui falli di mano e in area di rigore. Si va verso una maggiore attenzione alla comunicazione tra arbitri e Var, cercando di ridurre i tempi delle decisioni. Si cercherà di ridurre i rigori, o meglio quelli che vengono considerati “rigorini”, con il supporto del Var ma l’arbitro sempre centrale nella decisione, coadiuvato in ogni situazione anche dagli assistenti”.