Giovanni Di Lorenzo si racconta: “Quando mi avvisarono dell’interesse del Napoli pensavo ad uno scherzo”

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Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli, si racconta in una lettera aperta a Cronache di Spogliatoio.

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“All’Empoli dopo la partita contro il Torino dove segnai anche un gol, il mio procuratore mi avvisò dell’interesse del Napoli. Scoppiai a ridere, pensando che fosse uno scherzo. Sì, qualche squadra si era già interessata. Ma dai, il Napoli! E invece era tutto vero, vollero fare le cose in fretta e appena terminata la stagione, ero già a sostenere le visite mediche. Mentre correvo sul tapis roulant, mi gustavo ogni passo ripensando a quando mi ero ritrovato svincolato, ad allenarmi da solo, dopo anni passati a prendere treni per una destinazione che mi sembrava sfocata. Averci sempre creduto mi aveva portato lì, vestito d’azzurro.

Dopo le visite mediche, andai al mare. Ebbi subito occasione di comprendere lo spirito dei miei nuovi tifosi, tra i più stimolanti del mondo per un calciatore. Appena entrato in acqua, vidi una signora correre verso di me con un neonato in braccio. Me lo posizionò addosso e, mentre cercavo ancora di capacitarmi di cosa stesse accadendo, iniziò a scattare le foto. Ero imbarazzato, non me lo aspettavo. Era l’inizio di questa storia d’amore. Tanto che alla fine, pure la mia neonata, è nata qui.

Se già prima di quel giorno, di cose ne erano successe tante, in quel preciso istante iniziarono a moltiplicarsi a dismisura. Il San Paolo, l’esordio in Champions League contro il Liverpool, la qualificazione mancata contro l’Hellas. Ricordo che prima delle prime gare, aprivo YouTube per guardarmi i video dei cori allo stadio che si sentivano in tutta la città. Mi venivano i brividi e non vedevo l’ora di esserne protagonista. Magari, che so, da leader. Era tutto come nei video, una bolgia di suoni che dal campo ondeggia ancor più forte. Ti senti un gladiatore.

Come quello che ho tatuato sul braccio insieme a mio fratello. Il primo di una lunga serie. Su quel braccio, qualche settimana fa, ci ho messo per la prima volta una fascia. Quella da capitano del Napoli.

Capitano, del Napoli.

Io, capitano del Napoli.

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