MERET – E vissero infelici e scontenti: perché nelle favole, a volte, il doloroso inizio esclude subito, e senza indugi, il lieto fine. Quando Alex Meret compare nel Napoli, a Dimaro-Folgarida, il 10 luglio del 2018, c’è tutta una storia che sembra pronta per essere iscritta; invece, tra le pieghe di quelle pagine, nel mistero buffo dell’ignoto, il destino ha deciso di intrufolarsi rovinosamente. Venticinque milioni di euro per sistemarsi tra le braccia di un predestinato, il bambino-prodigio che faceva «innamorare con il suo stile» Buffon, un talento visibile a occhio nudo, il figlio ideale per qualsiasi mamma e il genero perfetto per ogni suocera; ma l’11 luglio, quando si sta appena cominciando a sfogliare quel romanzo, Meret va a frantumarsi il terzo medio dell’ulna sinistra e s’infila, suo malgrado, in quel tunnel che ne assorbe pure l’umore.
Premi qui per seguire altre notizie
Fonte: CdS