ESCLUSIVA – Francesco Turrini (ex calciatore): “Raspadori? Calciatore duttile e sarebbe perfetto per il gioco di Spalletti”

0

Il campionato sta per iniziare, il 13 Agosto partirà ufficialmente la serie A, ma il mercato è sempre nei pensieri dei club. Le società cercheranno nei prossimi giorni di completare la rosa e accontentare i propri allenatori. Tra questi c’è anche il Napoli che ha messo come obiettivo Raspadori. Ilnapolionline.com ha intervistato l’ex calciatore azzurro e colui che ha allenato il classe 2000 Francesco Turrini.

Factory della Comunicazione

Tu allenasti nella Primavera del Sassuolo Giacomo Raspadori, obiettivo di mercato del Napoli. Che tipo di giocatore sarebbe per Spalletti? “E’ un calciatore che può ricoprire più ruoli dell’attacco. Ad esempio quando giocava nella Primavera del Sassuolo ha giocato da “falso nueve”, insomma sarebbe adatto al gioco di Spalletti. E’ un ragazzo che sicuramente sul piano tecnico ha ampi margini di crescita ed ha dimostrato già in questi anni di essere pronto per i grandi palcoscenici”.

A to avviso Raspadori è più adatto tatticamente al 4-2-3-1 oppure al 4-3-3? “Se mi dovessi basare su quanto visto nelle ultime stagioni con il Sassuolo, lui ha giocato nel 4-2-3-1, ovvero alle spalle della punta che è stato Scamacca, ma anche nel 4-3-3 lui ha dimostrato quanto vale. Credo che al di là del modulo, aspetto sempre importante, il Napoli farebbe un grande colpo di mercato, per il presente, ma soprattutto per il futuro”.

Da ex centrocampista ti vorrei chiedere della metamorfosi di Lobotka da un anno a questa parte. Te lo aspettavi? “Devo essere sincero, sono rimasto sorpreso dal suo cambio di rendimento nell’ultimo anno. Con Gattuso non giocava quasi mai e non so il motivo delle sue esclusioni. Invece quest’anno Spalletti lo ha schierato quasi sempre da titolare e i risultati sono stati completamente diversi. E’ un calciatore tatticamente importante e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Parlando del Sassuolo l’attuale mister Alessio Dionisi, tatticamente può ripercorrere il percorso fatto da De Zerbi? “Penso di sì. Dionisi, come il suo predecessore De Zerbi gioca con il 4-2-3-1, lo aveva già fatto già quando era all’Empoli. Il Sassuolo quest’anno ha mostrato un gioco interessante, ovviamente non sempre i risultati lo hanno premiato, ma la strada intrapresa è quella buona”.

Tu conosci la piazza di Napoli, Raspadori, dovesse venire, avrebbe le spalle larghe per giocare al “Maradona”? “Giocare a Napoli non è semplice, io lo so perché ci ho giocato e non è facile reggere alle pressioni. Giacomo Raspadori, anche se ha già giocato in ambito internazionale, è ancora giovane di età. Io credo che lui possa dimostrare tutto il suo valore, ma è anche giusto, se dovesse giocare nel Napoli, che possa sbagliare. L’ambiente lo dovrà sostenere nei momenti difficili, ma alla lunga, potrebbe essere un calciatore valido per il club azzurro”.

Infine perché secondo te si è creata questa profonda spaccatura tra la piazza e il club azzurro? “Io come ho più volte detto nelle interviste in radio o interventi televisivi, credo che oggi il pubblico di fede azzurro sia diventato competente. Nel senso che nessuno disconosce i risultati di De Laurentiis, anzi io credo che siano stati ottimi, ma penso che ora bisogna fare quell’ultimo step. Se tu credi i migliori, nel periodo che tu parli di vincere lo scudetto, senza poi sostituirli, allora è giusto che la piazza sia scontenta. A Roma sono riusciti a costruire una squadra ottima, probabilmente anche su indicazioni di Mourinho. Io credo che gli azzurri possono far bene, ma ci vuole anche chiarezza sugli obiettivi, questo sarebbe anche un toccasana per la piazza e non solo”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

RIPRODUZIONE RISERVATA ®

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.