Una delle prime cose che Khvicha Kvaratskhelia farà quando tornerà a Napoli, e dunque tra un paio di giorni, probabilmente sarà mangiare una pizza. «Mi hanno detto che è ottima, però non l’ho ancora assaggiata». Peccato veniale, soprattutto perché in realtà non ha avuto chissà quanto tempo: l’arrivo in Italia, i test, un giro veloce in città e la partenza per il Trentino. E poi Castel di Sangro, come un lampo: alla stessa velocità con cui il popolo in trasferta ha imparato a conoscerlo in questo mese. «Sono qui perché voglio crescere e vincere. Voglio aiutare la squadra». L’avvio è di quelli doc: è suo, il volto in copertina del primo libro sulla rivoluzione azzurra.