Lampi di Chucky e di Kvara, sì, però il Napoli è ancora un cantiere aperto. In costruzione. A caccia di un’evoluzione che ieri, in amichevole con il Girona neopromosso in Liga, è venuta fuori soltanto a tratti. Tutto normale di questi tempi, però resta l’impressione colta dopo il pareggio con i cugini del Maiorca: la squadra è da rivedere. Nonostante la vittoria: 3-1, il finale della terza passerella al Patini di Castel di Sangro; la quinta da quando è cominciata la preparazione estiva. Tra undici giorni nel frattempo sarà già campionato, partite vere: la prima è in trasferta con il Verona, a Ferragosto, e domenica alle 19 con l’Espanyol, l’ultima della serie, andranno in scena le prove generali della prima formazione. Molto simile a quella che ieri ha giocato per un’ora. E allora, la prima vittoria di Castel di Sangro: pareggi con Adana e Maiorca, dicevamo, e poi un tris ai catalani costruito soprattutto nei minuti finali: quando i reduci del primo tempo del Girona crollano e i nuovi entrati tinti d’azzurro – nove in totale – cominciano a dettare legge. Su tutti: Petagna, autore del 2-1 con movimento e sinistro potente da centravanti, nonché l’uomo che provoca il rigore per fallo di mano di Yan Couto; e poi Zerbin, protagonista di una serie di accelerazioni sulla destra e dell’assist per Andrea (bello). Dei potenziali titolari di Verona, cioè la formazione che ha giocato una settantina di minuti? Il solito Kvaratskhelia, certo, inizialmente in panchina per i postumi di un colpo rimediato con il Maiorca, e poi in campo al 21′ al posto dell’infortunato Politano: risentimento al polpaccio sinistro, per lui, e mirino su Verona. Anche Kvicha, a tempo scaduto, lascia il campo per un problema: colpo al volto, per lui. L’idea del primo tridente del campionato, però, è già chiara: con Kvara e Osimhen, ieri servito poco, ci sarà Lozano. Il migliore della serata: provoca l’autogol di David Lopez, un ex; si procura un rigore netto che l’arbitro Sacchi non fischia; e poi pennella uno splendido cross per Osi che di testa scheggia la traversa. Brillante, pimpante il Chucky. Bene anche Fabian, sempre padrone della giocata, mentre passi indietro si registrano nella circolazione della palla e in difesa. In totale sono 5 i gol subiti nelle ultime quattro partite: uno ieri, con il Perugia e il Maiorca; due con l’Adana. L’intesa Rrahmani-Kim, i candidati al debutto con il Verona, non può ovviamente essere già solida: serve tempo. Ma il tempo stringe.
Fonte: CDS